Autore: Giuseppe Muraca
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: Pendragon
Genere: Saggi
Pagine: 239
Prezzo: €18,00
Roberto Roversi è un autore singolare nel panorama novecentesco della letteratura italiano. Un poeta e un intellettuale scomodo dalle forti posizioni critiche che non ha mai rinunciato alla sua libertà di giudizio, tenendosi sempre fuori dalle appartenenze, dai canoni e soprattutto dalle scuole di pensiero.
«Il punto di partenza di Roversi- scrive Romano Luperini – non è molto diverso da quello del Pasolini de Le ceneri di Gramsci. Anche Roversi, in polemica con novecentismo, vuole riscoprire strutture e metodi ottocenteschi, e fare poesia a forza di passione e di tensione morale e politica».
Come il suo amico Pasolini, Roversi ha scritto e pensato per testimoniare lo scandalo.
Del Novecento Roberto Roversi è stato un testimone solitario, un battitore libero, estraneo alle accademie e a gruppi codificati, un grande poeta di impegno civile che ha saputo cogliere le trasformazioni politiche della società e del suo tempo.
Poeta e uomo scomodo la cui attività letteraria è stata volutamente ignorata e trascurata.
Il poeta da subito ha scelto la via clandestina nella pubblicazione dei suoi libri, un rifiuto radicale dell’industria culturale. Attraverso ciclostilati e fogli volanti ha fatto sentire la sua voce ribelle restando ai margini del mondo culturale e editoriale, viziato dal conformismo e dal mercimonio.
Giuseppe Muraca a cento anni dalla nascita dedica a Roberto Roversi un volume monografico dal titolo emblematico: Lottare per le idee. Ed è proprio la lotta l’esperienza del poeta bolognese che è stato un protagonista indiscusso e controcorrente della cultura italiana, un intellettuale autentico che ha rifiutato immediatamente il processo di omologazione culturale e politica che era in atto nella epoca.
Muraca nel suo libro con cuore e passione entra nella vita e nell’opera di Roversi, testimone solitario del secondo Novecento che con le sue idee battagliere destabilizza tutto il conformismo salottiero della cultura con i suoi luoghi comuni.
Il modo migliore, sostiene Giuseppe Muraca, di definire la figura di Roberto Roversi sia quello di consideralo uno scrittore completamente calato dentro la realtà e la storia e al tempo stesso fuori e contro il tempo. «Lui ha sempre avuto col Potere un rapporto conflittuale e contrastante e con i partiti della sinistra un dialogo tormentato e dialettico. Nemico di ogni tipo di arcadia contro ogni ortodossia e settarismo, non è stato mai un intellettuale organico, pur partecipando attivamente e intensamente agli ideali e alle passioni civili e politiche del suo tempo, evitando, però, sempre di rimanere ingabbiato nelle secche burocratiche o di subire i ricatti della demagogia e delle ideologie mistificanti».
Senza questa premessa non si può comprendere l’azione intellettuale di Roversi che è imprescindibile dalla sua radicalità di pensiero, che fa di lui un uomo libero totalmente.
Muraca nel suo libro ripercorre il cammino libertario di questo straordinario poeta che scrive i suoi affondi senza mai compiacersi, un intellettuale che ha una coscienza e solo a essa dà conto. Tutto il suo pensiero nasce da una presa di coscienza e lui appunto non rinuncia mai alla lotta, restando sempre corsaro, libero e eretico, come i suoi due amici con cui condivide questa solitudine, Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini.
Giuseppe Muraca con Lottare per le idee rende giustizia alla figura di Roberto Roversi scrivendo un libro che possiamo considerare un contributo fondamentale alla conoscenza di uno dei pochi intellettuali liberi che il nostro Novecento abbia avuto.
Il poeta che in modo diretto e frontale ha condannato la violenza del potere, un uomo contro che non ha mai indugiato davanti alle parole che devono essere dette, un testimone del suo tempo che nel rifiuto dei mezzi e dei canali ufficiali di distribuzione e di comunicazione dell’opera letteraria compie un’azione politica e di totale diniego delle regole dell’industria culturale e carica la sua opera di una funzione critica, autocritica ed eversiva.
Ecco come Giuseppe Muraca ci mostra Roberto Roversi e la sua attività intellettuale. L’autore non rinuncia al cuore e alla passione nel descrivere la lotta per le idee di un uomo libero e del suo impegno civile mosso sempre da una radicale, ostinata e libertaria passione politica.
Senza cuore e passione non c’è critica letteraria. Muraca nella sua attività di critico letterario ci mette sempre il cuore e la passione.
Lottare per le idee è un libro militante e appassionato su Roberto Roversi, il poeta che s’interroga sui destini del mondo e dell’umanità, con inquietudine e incertezza, ma anche con la fiducia che la vita continuerà su questo pianeta minacciato da ordigni di distruzione che lo stesso uomo ha creato.
Grazie davvero al cuore e alla passione di Giuseppe Muraca per queste pagine che a Roberto sarebbero piaciute tantissimo.
Oggi che la nostra povera Italia è sepolta e non sotto la neve, dovremmo leggere e tornare a parlare del dimenticato e trascurato Roberto Roversi, una coscienza critica e un poeta che non ha mai rinunciato alla libertà di resistere.