Tabù Festival 2014 e Gli Amanti dei Libri: una finestra aperta sulla bellezza della diversità

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In una società umana un tabù è una forte proibizione relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini, pensieri e parole.
Temi generalmente esclusi dal dibattito pubblico, argomenti scottanti, questioni solitamente banalizzate sono però straordinariamente importanti per l’esistenza di ognuno e per l’identità di una comunità.
Partendo proprio da questi principi ispiratori ha preso vita nell’ottobre 2013 il Tabù Festival di Abbiategrasso (Mi), un progetto pluriennale fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura abbiatense che, con l’abile direzione artistica di Fabrizio Tassi, si é fin da subito proposto come kermesse di qualitá di incontri culturali, dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, proiezioni cinematografiche su argomenti delicati e spesso scomodi.
Gli Amanti dei Libri ha deciso di sostenere Tabù Festival condividendone non solo i contenuti, ma anche gli obiettivi, la filosofia e il particolare modo, aperto e privo di pregiudizi, di porsi di fronte a ciò che è “diverso” da noi. La poliedricità artistica del festival e la levatura degli ospiti lo rendono un evento culturale di indubbio interesse per i nostri lettori.
La prima straordinaria, (in termine di presenze, di gradimento, di qualità degli invitati) edizione del festival ha avuto come protagonista il tabù per eccellenza, la morte. Questo momento dell’esistenza, che un tempo era vissuto e condiviso collettivamente, oggi, nella società della tecnica e dell’efficienza, è sempre più medicalizzato e privatizzato. Tabù Festival 2013 ha avuto il coraggio di affrontarlo apertamente, con serietà ma anche leggerezza, da molti punti di vista. Sono stati toccati l’ambito filosofico, l’ambito religioso, l’ambito scientifico, l’ambito antropologico; sono state discusse le questioni (bio)etiche connesse, facendosi aiutare dal teatro, dal cinema, dai capolavori della musica.
Fra i numerosi ospiti dell’edizione 2013 ricordiamo Vito Mancuso e Moni Ovadia, il maestro Salvatore Accardo e l’autore-attore Fausto ParavidinoEdoardo Albinati e Beppino Englaro, ma anche rappresentanti del mondo religioso come Mons. Luca Bressan e l’Imam Yahya Sergio Pallavicini. 
Quest’anno la sfida continua con un’edizione 2014 che ha come tema la diversità nella sua accezione più bella ed arricchente. “Diverso da chi? Diverso da cosa?” é il titolo del Festival.
Ricco e variegato il programma che prevede ben ventuno incontri, dal 30 ottobre al 9 novembre, (due appuntamenti il venerdì, tre il sabato e quattro la domenica e il film il giovedì, alla presenza dei registi) nei quali saranno affrontate alcune questioni di attualità come l’immigrazione, il razzismo e il fondamentalismo, si ragionerà sui temi tabù come “l’assistenza sessuale ai disabili”, ci si divertirà con la “diversità” di attori-autori che hanno il coraggio di mettere in gioco se stessi, ma si parlerà anche di scelte che cambiano la vita e si ascolteranno personaggi straordinari nella loro singolarità.
Tabù Festival godrà quest’anno dell’importante collaborazione con il Comune di Milano e in particolare con il “Festival dei beni confiscati alla mafia” e conterà come sempre su coloro che sono invitati ad animarne gli appuntamenti. Ci saranno così personalità come la filosofa Roberta De Monticelli, il poeta Davide Rondoni, l’antropologo Marco Aime, l’imprenditore e fondatore della catena Eataly Oscar Farinetti, l’attrice teatrale Isabella Ragonese che ricorderà Ilaria Alpi nel ventesimo anniversario della scomparsa, la giornalista e critica musicale Paola Maugeri (con le sue ricette vegane) e il cantautore Giovanni Lindo Ferretti col suo “Bella Gente d’Appennino”, in esclusiva per la Lombardia.
Si incontreranno personaggi molto conosciuti dal pubblico televisivo, che proporranno opere importanti e temi interessanti, da Giorgia Wurth (parlerà di assistenza sessuale ai disabili) a Corrado Fortuna (con un romanzo sulla mafia). Grande spazio verrà dato al tema dell’immigrazione e del razzismo, affrontato in maniera originale e talvolta ironica, con la proiezione del film La mia classe di Daniele Gaglianone, la performance di Jonis Bascir e il recital musicale con il fisarmonicista rom Jovica Jovic e Marco Rovelli.
Si ascolteranno scrittori come Luca Doninelli, registi cinematografici (Gaglianone e Carlo Hintermann), la monaca buddhista Elena Seishin Viviani, la transessuale Rossella Bianchi. Rideremo con Dodi Conti, incontreremo l’antropologo Andrea Staid, rifletteremo sui rapporti tra Islam e Cristianesimo con mons. Luca Bressan e Hamid Mouslih, scopriremo che si può parlare di scienza in modo interessante e alla portata di tutti con Francesco Cavalli- Sforza.
Ventuno incontri, tutti importanti e da gustare, che si svolgeranno nella bellissima cornice del Castello Visconteo e della chiesa dell’Annunciata di Abbiategrasso, ma anche nei comuni limitrofi di Cassinetta di Lugagnano (a Villa Negri) e di Magenta (grazie al cinemateatro Nuovo).
Per maggiori info http://www.tabufestival.it/

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