Autore: Diego Zandel
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Historica edizioni
Genere: Saggi
Pagine: 183
Prezzo: €15,00
Tra i ricordi più belli dei miei venticinque anni trascorsi a Roma, non posso non annoverare senza dubbio l’amicizia e gli incontri libreschi con Diego Zandel
Con Diego ci incontravamo in un bar di Piazza Fiume e si parlava di vita e di libri, ci vedevamo alle presentazioni e agli eventi, ma soprattutto da grandi amici condividevamo la nostra comune passione per la lettura.
Adesso arriva Apologia della lettura. Riflessioni di un bibliofilo incallito e in queste pagine trovo anche le nostre chiacchierate sui libri e per i libri.
Un diario in cui lo scrittore, il lettore forte e di professione, il critico letterario mettono a punto la passione sconfinata per il mondo dei libri e della lettura.
In dieci capitoli l’autore passa in rassegna proprio come se stesse scrivendo un romanzo di formazione tutti passaggi esistenziali della sua vita che lo hanno legato ai libri in maniera indissolubile.
Tutto ha inizio quando adolescente suo padre gli regalava un libro a settimana e si imbatte nei libri di Hemingway. Da quel momento leggere per lui divenne non solo una passione, ma anche una forma di autoeducazione, inevitabilmente una perdita d’innocenza, che egli ritrova a ogni volta che si imbatte in un romanzo, un autore che ha la forza di estraniarlo.
Zandel disserta anche sul tempo dedicato alla lettura, tra libri letti per la sua attività di recensore e libri letti per piacere e diletto.
In mezzo c’è la sua importante attività di lettore professionale per case editrici importanti come Mondadori e Bompiani a cui Diego si è dedicato per lunghi anni con abnegazione e competenza. «È tanto vero che basta la mia vita stessa a dimostrarlo, nel corso della quale non ho mai smesso di leggere, sempre combattendo contro il tempo».
Il tempo è alleato e nemico di colui che ama leggere. Di fronte al suo scorrere inesorabile ci sentiamo con il Buon Lettore di Italo Cavino, sempre in affanno davanti a tutti i libri che vuole divorare.
A parte tutto questo, la lettura è davvero terapeutica: allo stesso tempo consola, ma ci lascia addosso sempre qualcosa, una nuova consapevolezza.
La lettura ti avverte, e lo fa nel migliore dei modi.
Siamo perfettamente d’accordo con l’apologia della lettura del nostro caro amico Diego Zandel.
In queste sue pagine necessarie non troviamo soltanto un bibliofilo incallito ma anche un uomo e uno scrittore che ha trovato nelle parole dei libri e nel piacere della lettura una grande e concreta ragione di vita.
«Non servono bombole d’ossigeno. L’immersione, per quanto profonda, nelle pagine di un libro consente di respirare, salvo qualche trattenuta di fiato quando la storia che stiamo leggendo è a una svolta».
Diego Zandel continua a andare per libri, a conversare di libri con gli amici, a leggere per professione, a coltivare ancora l’educazione alla lettura, leggendo nei luoghi amati e impensati.
Noi, che come lui amiamo alla follia leggere, lo ringraziamo di cuore per aver voluto condividere con Apologia della lettura questo suo lungo percorso tra le pagine dei suoi libri che sono anche i nostri libri.