
Autore: Moehringer J.R
Casa Editrice: Piemme editore
Genere: Biografia
Traduttore: Carena A.
Pagine: 80
Prezzo: 14.00 €
“Sarà la stanchezza, sarà la caffeina, sarà la nebbia che arriva dietro la pioggia, ma ho la sensazione che Satterfield sia diventato la mia personale Moby Dick di ottanta chili. Come l’oggetto dell’ossessione di Achab, getta una luce cruda sul suo inseguitore. Braccandolo da una città all’altra e da un decennio all’altro, ho imparato quasi tutto quel che c’è da sapere su di lui, insieme a preziose lezioni sulla boxe, sul coraggio e sull’eterna tensione tra padri e figli.”
Questo libro racchiude in sè diverse storie: quella di un falso pugile, quella del rapporto padre e figlio e quella dell’identità, perduta, nascosta e smascherata. Sono bastate meno di 100 pagine all’autore per dimostrare la sua abilità nel coinvolgere il lettore in questa vicenda.
Per tutto il racconto mi sono immaginato vicino a Moehringer mentre attraversava le strade di Chicago, vestito con un pesante maglione di lana e un lungo cappotto nero in modo da contrastare il freddo pungente della città dell’Illinois. Perché è lì che l’autore va alla ricerca del suo personaggio, un ex pugile degli anni cinquanta, un atleta che nonostante ottimi match non è riuscito a fare il salto di qualità nel mondo dei pesi massimi, nel mondo dei professionisti che si contendono il titolo di campione del mondo.
È una storia ambientate nelle periferie di varie città americane, a stretto contatto con i senza tetto e con personaggi poco raccomandabili ma che aiutano l’autore stesso, oltre che nella sua indagine, anche nel ritrovare quella forza giornalistica per continuare il suo lavoro e per ripensare a suo padre evocandolo e ricordando la sua assenza durante la vita dell’autore.
L’attività giornalistica è intrinseca nelle parole che leggiamo, filmati, vecchi articoli, testimonianze e incontri per raggiungere la verità, che poi è fondamentalmente ciò che serve per essere in pace con se stessi, per essere contenti del proprio mestiere. È un libro che si legge tutto d’un fiato ma non per questo risulta breve e superficiale, al contrario è molto coinvolgente e fornisce uno spaccato della vita periferica delle grandi metropoli americane.
Nonostante un tema poco conosciuto e di poco interesse, per quanto mi riguarda, come la boxe, la narrazione risulta lineare e ricca di particolari, esposti con una tale abilità da parte dell’autore tanto da invogliare il lettore ad approfondire questo argomento.