
Autore: Butler Nickolas
Casa Editrice: Marsilio editore
Genere: Romanzo
Traduttore: C. Durastanti
Pagine: 317
Prezzo: 18.00 €
Cinque amici hanno trascorso l’infanzia a Little Wing, una minuscola cittadina rurale del Wisconsin. La vita li ha trascinati dapprima in direzioni differenti, per poi farli riunire in occasione del matrimonio di Kip: l’uomo, che si è arricchito come affarista a Minneapolis, ha deciso di tornare
da vincitore al paese natale, portando una futura moglie raffinata e il progetto di investire nella vecchia fabbrica abbandonata, teatro di momenti indimenticabili della loro adolescenza.
Ronny è stato campione di rodei, ma la dipendenza dall’alcool e un brutto incidente hanno minato per sempre la sua lucidità. Lee, cantando la malinconia e la durezza dell’inverno nel Wisconsin, è diventato una rock star, la più grande celebrità mai nata nel paese, ma non ha mai trovato serenità e stabilità affettiva. Henry e Beth sono gli unici a non aver lasciato Little Wing: si sono sposati, hanno avuto due figli e sono diventati coltivatori, lottando contro la crisi economica.
L’incontro da adulti non sarà facile, riemergeranno antichi segreti, invidie inaspettate, passioni che sembravano sopite; le fondamenta del legame di amicizia tremeranno e ciascuno avrà l’opportunità di dare alla propria vita una svolta che credeva impossibile. La storia è narrata in prima persona; a turno ciascuno dei cinque personaggi offre la propria versione degli eventi. La vicenda, la cui trama è assai semplice, si sfaccetta così in un prisma avvincente di punti di vista. L’approfondimento psicologico è assai accurato, anche se capita talvolta che la voce dello scrittore prenda involontariamente il sopravvento sulle figure tratteggiate, nonostante l’evidente tentativo di immedesimarsi in ciascun personaggio.
“Io ho invece trentatré anni e penso di non essere mai stato senza amici. Mi sono sempre stati attorno, sono sempre stati lì. E forse la mia vita, le nostre vite, ne hanno tratto beneficio. Penso alle volte che Ronny ha fatto da baby sitter ai bambini o, che diamine, ai giorni in cui Lee veniva a cena e suonava la chitarra per mia figlia insegnandole a usare le corde, piazzando le sue piccole dita nei posti giusti.” Pag. 182
“Shotgun Lovesongs” è una ballata che celebra l’amicizia, la lealtà, la fatica che si affronta per conservare i legami affettivi attraverso gli anni e le vicende della vita; ma è anche un romanzo che esalta l’importanza delle radici, la necessità di accettarle e amarle per realizzare i propri sogni.
Nickolas Butler ci racconta un’America lontana dai cliché cinematografici, malinconica e poetica, dove spesso il paesaggio interiore dei personaggi si fonde con gli splendidi panorami descritti. Per l’autore il Wisconsin, prima ancora che una località geografica, è un luogo della mente e del cuore e, attraverso le sue parole, siamo guidati alla scoperta di un mondo duro eppure seducente
“Mi piacerebbe farvi vedere un’alba dalla cima di un silos di grano, il nostro grattacielo della prateria. Mi piacerebbe farvi vedere quant’è tutto verde durante la primavera, quanto sono gialli i fiocchi di mais anche pochi mesi più tardi, quanto sono blu le ombre del mattino, e i torrenti che svolgono i loro percorsi lenti, la terra che rotola ancora, borchiata qui e là da orgogliosi fienili rossi, da aziende agricole bianche, da strade ciottolate pallide.” Pag.62
Grazie alla limpida scrittura di Butler, il lettore si trova trasportato sulla cima del silos e quell’alba del Wisconsin riesce a scorgerla davvero.