Autore: Ottavio Cappellani
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: SEM
Pagine: 126
Prezzo: € 12
“La Sicilia spiegata agli eschimesi e a tutti gli altri” è un libro che fa sorridere. In pochi efficaci capitoli Cappellani descrive la sua terra nelle sue particolarità più famose. L’autore ci regala un quadro colorato dalla Sicilia antica a quella di oggi, dalla descrizione di cibi a terre misteriose sempre con una piacevole comicità. L’aspetto culinario è inevitabilmente presente, dalla descrizione del cannolo all’arancino, l’autore non perde mai la sua comicità.
C’è chi dice che bisogna chiamarlo/a “arancina” perché il nome viene dall’arancia. C’è chi sostiene che no, la dizione giusta è “arancino” perché il frutto in lingua siciliana è maschile: l’aranciu. (…)
La questione è semplice. Se lo prendete dal culo, allora è arancina. Ma se lo prendete dalla punta, allora l’arancina siete voi.
La Sicilia è una terra ricca di storia e l’autore cerca di dare spiegazioni alle tradizioni ed ai luoghi comuni attraverso interpretazioni spesso personali e divertenti.
Emerge inevitabilmente come il Siciliano sia strettamente legato alla sua terra. La Sicilia ti ruba il cuore e se ci nasci allora la Sicilia ce l’hai dentro e non ti molla più.
Mettetevi in testa una cosa: la Sicilia è al centro del Mediterraneo, non il siciliano. Il siciliano sta nel buco del culo del mondo. “Il siciliano è il divano orientale occidentale di cui parlava Goethe!”
E questo è vero, nel senso che il siciliano è proprio il divano… sul quale le altre culture poggiano il culo. Il siciliano naso all’insù, inspira quest’aria e pensa di essere illuminato.