Titolo: Unknown. Senza identità Autore: Van Cauwelaert Didier Casa Editrice: Dalai Genere: Giallo & Thriller Pagine: 144 Prezzo: 14,90
“Ho perduto tutto, eccetto la memoria. Mi ha rubato mia moglie, il mio lavoro e il mio nome. Sono il solo a sapere che lui non è me: ne sono la prova vivente.”
Chi di noi non ha mai perso qualcosa? o a chi di noi qualcuno non ha mai rubato qualcosa? Avere a che fare con disonesti capita spesso…
Ma qual’è la cosa più preziosa che possediamo? la casa? la moglie? il lavoro? proviamo a pensare se qualcuno ci portasse via uno solo di questi elementi… una tragedia! Pensiamo se venisse a mancare improvvisamente ciò che accomuna tutto quanto: E se ci portassero via l’identità?!?!?
Questo è proprio quello che succede al botanico Martin Harris… che si trova a veder vivere improvvisamente la sua vita da uno sconosciuto mai visto prima… tutti sembrano essere complici di questo “gioco”, nessuno riconosce più Martin, nè la moglie, nè i suoi colleghi, nemmeno chi l’ha visto poco prima…
Come fare a ri-impadronirsi della propria vita?
Martin Harris è davvero chi crede di essere?
Perchè nessuno lo riconosce?
Perchè improvvisamente tutto pare essere stravolto?
Thriller avvincente e coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato!
Linguaggio consapevolmente intrigante e costruzione ben adatta al genere trattato.
Non c’è da stupirsi che questo libro abbia ispirato l’omonima pellicola cinematografica… quando lo si legge si ha proprio l’idea di dinamicità delle scene che si susseguono nella propria mente, come se ci si trovasse all’interno di un film!
Speriamo che Didier Van Cauwelaert continui a tenerci col fiato sospeso… che il nuovo maestro del thriller sia belga?!?!?
Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.
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