
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 297
Prezzo: € 16,00
Per gli amanti del cozy crime ecco un delizioso e, oserei dire, assai saporito libro di Stefania Crepaldi ambientato nel 2018 fra Chioggia e Venezia. Protagonista la fantastica, combattuta, coraggiosa e talvolta triste Fortunata Tiozzo Pizzegamorti, di professione tanatoesteta nell’agenzia di pompe funebri del padre Emilio, un’agenzia che ha come slogan: rendiamo onore alla storia di una vita. Orfana di madre, curata da una nonna amorevole e saggia, Fortunata vede però il suo futuro lontano dalla ricomposizione e dall’abbellimento dei cadaveri che passano sotto le sue abili mani. La sua vera e neppure troppo segreta passione è la cucina e soprattutto i dolci. Appena può, fugge nella pasticceria dell’amico Mario dove ha imparato tantissimo e dove si scatena in composizioni ardite e di grande soddisfazione per i suoi occhi e il palato degli avventori. Un’abilità che le tornerà molto utile in questa nuova avventura gialla nella quale la coinvolge, ancora una volta, il colonnello della Guardia di Finanza Dante Braghin, grande amico di suo padre e padrino di Fortunata. Braghin e Vito Sabelli, agente sotto copertura e altalenante e appassionato amore di Fortunata, devono raccogliere prove per sconfiggere un grosso giro di usura nel quale è rimasto coinvolto anche il padre della giovane, con il rischio che la sua azienda – come già accaduto ad altre – venga comprata dai malfattori e utilizzata come lavanderia di denaro sporco. Fortunata non può rifiutare, ma rivedere Vito è un colpo al cuore. E dover sostituire, nella ricca e imponente magione veneziana di Campo San Polo, Agata Tagliapietra, la cuoca del losco notaio Alvise Gritti, trovata morta negli uffici del magazzino ittico Gambaro appena dato alle fiamme per ritorsione, non è esattamente quello che sogna nella vita. Preferirebbe di gran lunga lavorare al ristorante Cruella della chef stellata Luisa Bellan a Venezia, un lavoro di copertura grazie al quale il notaio Gritti e la futura moglie, l’algida Anastasia, la notano e la pretendono come cuoca in sostituzione di Agata. Inizia, dunque, un periodo estremamente pericoloso per Fortunata, obbligata ad essere al tempo stesso, spia e cuoca perfetta, così da passare le informazioni necessarie a Dante e Vito per poter incastrare il notaio, catturare i cattivi e salvare l’azienda di famiglia. E non saranno pochi i momenti di suspense, di paura e di sconforto per la nostra eroina. Peggiorati da altri accadimenti che hanno a che fare con gli uomini del suo cuore: Vito da un lato e l’eterno amico Andrea dall’altro. Chi scegliere?
Ricco di belle immagini della immortale Venezia avvolta nelle brume di novembre, di sottili considerazioni sulla vita, la morte e l’amore che lega o separa le persone, di una complessa trama gialla, e di descrizioni accurate di piatti della tradizione veneta, Dimmi che non vuoi morire offre una lettura intensa e gradevolissima.