
Autore: Dick Philip K.
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Fanucci
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 198
Prezzo: 17
Un sogno diventato realtà. Ecco cosa è stato per me leggere questo libro di Philip Dick. Era dal 1986 che Redenzione immorale mancava dagli scaffali. La ristampa della Fanucci editore, infatti, renderà felici i tanti appassionati lettori di questo autore americano che, a mio modesto parere, è stato il più visionario scrittore di tutti i tempi.
Redenzione immorale è uno dei libri “minori” di Dick, dimenticato anche dagli stessi duri e puri. Ma è anche quello che contiene i principali argomenti che lo scrittore americano ha poi sviluppato in tutta la sua opera.
Siamo nel 2114. Il mondo è diviso dalla guerra nucleare e dalle regole del regime totalitario instaurato nel 1985 dal maggiore Streiter. Da una parte l’isola di Hokkaido, posto per anticonformisti e rinnegati, dove si possono trovare i lemmi della cultura e della società dello spreco pre – 1985. Dall’altra la società del Rimor, basata sull’etica e il rigido puritanesimo, tanto che la minima trasgressione può mandare in galera. Protagonista di questa storia Allen Purcell, Uomo che prova un profondo disagio interiore e che vivrà tra le due sponde di questo mondo paradossale.
Ma la forza di Dick, in questo romanzo, non è nella trama ma nel modo in cui la storia è costruita. Vi incollerete letteralmente al libro e divorerete in pochi giorni le 198 pagine del volume. Immaginate 1984 di Orwell e Il nuovo mondo di Huxley in un’unica opera ed ecco a voi Redenzione immorale. Logicamente la mano di Dick si vede e come. Lo scrittore ha tratto tanto da questi autori, ma il suo debito lo ha ampiamente pagato ed oggi è diventato un credito inestimabile. Ne sanno qualcosa i tanti scrittori moderni che si dilettano tra cyborg, androidi e realtà parallele. Chiedetelo anche a chi ha girato capolavori del cinema quali: Blade runner; Atto di forza; The Matrix; Minority report.
Un libro magnifico, un autore visionario. Un plauso alla Fanucci editore per aver ridato agli appassionati dickiani un’opera così importante.