
Autore: Fabio Izzo
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Associazione culturale Il Foglio
Genere: Narrativa
Pagine: 160
Prezzo: 15 €
L’amore qui non salva, ma fa paura.
Fabio Izzo introduce così il suo Eilen. Una constatazione amara che può far pensare a un romanzo triste, di sole ombre. Ma non è così, le pagine di questo libro riescono a raccontare con lucidità un fatto. Parlare di amore può sembrare semplice, basta condire un libro di tensioni e di riappacificazioni, ma spesso e volentieri il risultato è imbarazzante. Izzo non cade in questo errore perché pone al centro di tutta la vicenda la duplice natura di questo sentimento, capace di dispensare vita e morte.
Lo scrittore piemontese parla delle zone grigie dell’amore, laddove la felicità ha un costo altissimo… affinché qualcuno sia felice, qualcun altro deve essere infelice. Triste realtà, o semplicemente, meccanismo dal quale non si può sfuggire. Ed ecco la storia di un ragazzo e di una ragazza; lui italiano, lei polacca. Entrambi si incontrano in Finlandia, nel corso dell’Erasmus. Ognuno ha i suoi sogni, tutti e due sono timidi, introversi e imbranati. Non sanno cosa sia davvero l’amore, ne hanno una vaga idea. Non immaginano che sia un sentimento ambiguo, che può rendere immensamente buoni o perversamente egoisti.
Terribile scoprire tutto questo quando il cuore è pronto a vivere solo il lato dolce e positivo delle emozioni, ma ciò è quanto avviene ai due protagonisti del romanzo.
Il bene è fatto della stessa sostanza del male, senza l’uno non esisterebbe l’altro. Lo diceva il mago Merlino, tutti i giorni la vita ci sbatte in faccia questa verità. Izzo ce lo mostra attraverso le pagine del suo romanzo e lo fa mettendoci in mezzo anche il mito. L’amore in questo libro è un drago che segue le peripezie dei due amanti. È proprio lui il narratore onnisciente che vede tutto, che sa ogni cosa. Così, Eilen, che vuol dire ieri in finlandese, diventa una storia universale, che conosciamo, ma che non vogliamo scrivere.
Oggi come ieri. C’era una volta come ci sarà sempre. Izzo ci dice proprio questo e ciò rende il suo romanzo un viaggio piacevole in una storia che si consuma nella zona grigia dell’amore, ma in cui a trionfare è la vita.