Autore: Lackberg Camilla
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Marsilio
Genere: thriller
Traduttore: A. Borini
Pagine: 688
Prezzo: 19.90
“C’era una volta”. Quante storie ho letto, iniziavano con questa frase. C’era una volta e adesso… adesso non c’è più. Un passato che rimane imprigionato nelle pagine di un libro, fossilizzato nella sua immobilità che nulla può contro chi vive nel presente. Un passato che non si sposta da dove è confinato. Ma cosa succede quando il passato proprio non vuole saperne di restare nel suo spazio? Cosa succede quando eventi così dolorosi e terribili che si credevano sepolti sotto valanghe di cenere e ricordi, affiorano ancora una volta per reclamare il proprio posto nella memoria collettiva?
Questo è quello che accade un giorno, un giorno come tanti, nella cittadina svedese di Fjallbacka. Nea, una piccola e innocente bambina di quattro anni, scompare dalla propria abitazione. Quando i genitori si accorgono della mancanza della bambina, subito in paese vengono dispiegati uomini, cani da fiuto e poliziotti nel tentativo di recuperare quella piccola e candida anima che manca dal focolare domestico. Le ore passano, l’attesa è snervante. Fino a quando avviene la scoperta. Nel punto più profondo del bosco, il corpo della bambina viene ritrovato adagiato con cura all’interno del cavo di un albero. Nessuna speranza di poter salvare la bambina. Era troppo tardi già quando le ricerche erano partite. Ma Fjallbacka non è la prima volta che vede un omicidio tanto orribile e violento, come quello consumato sul corpo della piccola Nea. Trent’anni prima nello stesso bosco un’altra bambina, Stella, in tutto e per tutto uguale alla giovane vittima, venne ritrovata brutalmente massacrata nello stesso punto in cui Stella è stata ritrovata. Tratti del volto, pettinatura, età, abitazione di provenienza…sono solo alcune delle numerose similitudini che legano le due vittime. Ma è troppo strano perché possa essere una coincidenza. Come è molto strano e curioso il fatto che, dopo trent’anni di assenza, in città sia tornata la famosa e talentuosa attrice Marie Wall che, all’epoca, fu la prima sospettata dell’omicidio della bimba ritrovata nel bosco. Mentre la polizia indaga, lo spettro di un male antico si allunga sulle vite degli abitanti di Fjallbacka seminando paura e sospetto.
Era tutta la notte che camminavano. Harald era così esausto che gli si incrociavano gli occhi, ma tornare a casa gli sembrava impensabile. Avrebbe significato rinunciare. Quando la stancheza era diventata troppo forte, era andato alla fattoria per bere un po’ di caffè. Ogni volta Eva Berg era lì in cucina, con il viso teso e grigio. Era sufficiente per spronarlo a uscire di nuovo e continuare le ricerche. Si chiedeva se gli altri sapessero chi fosse. Qual era stato il suo ruolo trent’anni prima. Era stato lui a trovare l’altra bambina. Chi all’epoca viveva a Fjallbacka ovviamente lo sapeva, ma era convinto che per Eva e Peter non fosse così, o almeno lo sperava. Al momento dell’assegnazione delle aree aveva scelto quella con lo stagno dove aveva trovato Stella. E quello era stato il primo posto dove era andato a cercare. Il piccolo laghetto si era prosciugato da tempo e ormai c’era solo terra asciutta. Il vecchio tronco, invece era ancora lì. ( Harald pag.83)
Come le streghe maligne delle favole sono in grado di spaventarci e incuterci una sorta di timore reverenziale nella nostra vita di adulti, così La Strega di Camilla Lackberg è stato in grado di suscitare in me una moltitudine di emozioni. Paura. Attesa. Ansia. Timore. Molto timore e sconcerto perchè la violenza e la paura non è solo un mostro nascosto in un libro, in pagine di carta e inchiostro che, una volta chiusi e messi un angolo, lì rimangono. La paura, la violenza, il timore, specie il timore per il diverso, sono i grandi problemi che ci troviamo ad affrontare nella nostra quotidianità.
E mentre molti si nascondono dietro una finta maschera tollerante e accogliente, il seme del sospetto, il fuoco del pregiudizio ardono violenti nei cuori pronti a sfociare nei comportamenti più brutali e orribili che mai potremmo immaginare.
Azioni e pensieri degni di un mostro delle favole. Di una strega, appunto.
Questo romanzo di Camilla Lackberg è tra gli scritti più intensi pubblicati dall’autrice svedese e si presenta come un testo ricco ed emozionante pieno di spunti di riflessione e di mistero.
Ho adorato la complessità e l’intensità di ogni singolo personaggio, ombra e ricordo che si rincorrono, inseguendosi, tra le pagine del romanzo sfiorando le più diverse epoche storiche. Perchè la maledizione della Strega non è solo il frutto della fantasia, ma una terribile realtà da sempre presente nel cuore dell’uomo.