I milanesi ammazzano al sabato – Giorgio Scerbanenco

Titolo: I milanesi ammazzano al sabato
Autore: Scerbanenco Giorgio
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 193
Prezzo: 9,50

 

 
Non conoscevo l’autore, ma ho approcciato con entusiasmo questo giallo, attratta dall’ambientazione milanese. Non sono stata delusa, anzi ho scoperto uno scrittore interessante e meritevole di approfondimento. Giorgio Scerbanenco, nato nel 1911 e morto nel 1969, era di padre ucraino e madre italiana; la sua esistenza, dopo la morte del padre nella Rivoluzione Russa e la scomparsa prematura della madre, non è stata semplice. Costretto a mantenersi, non ha finito le scuole elementari eppure, lavorando nel campo giornalistico e particando come autore numerosi generi, è arrivato ad essere considerato addirittura un maestro del giallo italiano. Egli sfodera uno stile asciutto ma tagliente e, senza indulgere eccessivamente nel compiacimento macabro, lascia poco all’immaginazione e ci catapulta in una Milano dagradata, malavitosa, popolata da gente senza scrupoli. La città, in uno di quegli autunni troppo caldi che a volte capitano nella pianura padana, è un perfetto sfondo ai fatti narrati e appare al lettore moderno cambiata nei ritmi e nei visi, ma assai poco nell’anima.
L’ispettore duca Lamberti è un medico radiato dall’ordine (verrà reintegrato alla fine del libro) e lavora con la polizia; è un uomo deciso, che compie il suo dovere avendo ben saldo dentro di sè un personale senso di giustizia.
Egli si trova ad indagare su una storia toccante e drammatica: la sparizione di Donatella, una ragazza dalla bellezza statuaria ma dalla mente labile, attratta fatalmente dagli uomini. Il padre, figura dolente e senza speranza, viene finalmente ascoltato dopo mesi di richieste di aiuto e la ricerca si avvia, imbattendosi ben presto nella tragica, inevitabile realtà e insinuandosi nell’ambiente della prostituzione e della corruzione.
Indimenticabile l’immagine,ingombrante ed eccessiva, della giovane donna: alta, grossa, biondissima, con le unghie laccate e la stanza piena di peluche
Dal punto di vista della trama risulta straordinario il finale: incalzante e modernissimo.

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Milanese di nascita, ha vissuto nel Varesotto per poi trasferirsi a Domodossola. Insegnante di lettura e scrittura non smette mai di studiare i classici, ma ama farsi sorprendere da libri e autori sempre nuovi.

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