Editoria, tra concorrenza digitale e crisi economica al via la Buchmesse

Si riaccendono i riflettori sulla Fiera del Libro di Francoforte che, quest’anno, oscillera’ tra le sfide dell’editoria digitale e la morsa della crisi economica. L’appuntamento piu’ significativo per lo scambio di diritti radunera’, da mercoledi’ prossimo a domenica 14 ottobre, 7mila espositori di 120 paesi: un’occasione per riflettere sullo stato dell’editoria di fronte ai nuovi scenari del mercato. E, magari, per fare buoni affari. Regina della manifestazione sara’ quest’anno la Nuova Zelanda che succede all’Islanda, paese ospite del 2011. Alla manifestazione non mancheranno 250 editori di casa nostra che faranno tappa al Punto Italia: uno stand realizzato tra l’altro dall’Aie e dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Qui verranno presentati ed esposti circa 1.200 titoli di 48 editori italiani e sara’ possibile consultare online il database dei libri in commercio.

Temi centrali della Buchmesse saranno, dunque, le nuove sfide del mercato digitale, la crisi economica e l’editoria per ragazzi. E sara’ proprio la crisi, che sul fronte dei consumi editoriali colpisce in particolare l’Italia, a far sentire il suo peso. Proprio a causa delle difficolta’ economiche, gli italiani andranno a Francoforte, come ha spiegato il presidente dell’Aie Marco Polillo, “preoccupati e con il portafoglio piu’ leggero”.

In effetti, i dati nel nostro Paese parlano chiaro: negli ultimi mesi la spesa media in libri, per acquirente, e’ scesa in modo sensibile. Nel IV trimestre del 2011 e’ scesa del 20%, pari ad una diminuzione da 587 a 471 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2012 il decremento e’ stato dell’11% (la spesa e’ scesa da 367 a 328 milioni di euro). Nel secondo trimestre del 2012, invece, il calo e’ stato del 9%: la spesa e’ passata da 290 a 263 milioni di euro.  Elementi preoccupanti cui si aggiungono quelli relativi al numero dei lettori. Non e’ una novita’ che gli abitanti della Penisola siano dei ‘lettori deboli’ ma i dati illustrati nel decimo Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, presentato a Roma qualche giorno fa, sono impietosi: ormai, hanno sottolineato gli analisti, meno della meta’ degli italiani legge almeno un libro all’anno, il 49,7%. Anche se si segnala un +1% per gli e-book. Una situazione difficile per l’universo del libro made in Italy che si affaccia sulla vetrina di Francoforte.

Fonte: Adnkronos

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