Autore: Simone Perotti
Titolo: Dove sono gli uomini? Perchè le donne sono rimaste sole?
Editore: Chiarelettere
Genere: inchiesta
Numero di pagine: 185
Anno di pubblicazione: gennaio 2013
Costo: 13.90 euro
Perotti in “Dove sono gli uomini?” affronta il fenomeno della crisi del genere maschile e lo fa attraverso le storie di donne rimaste sole. Donne appartenenti a ceti sociali diversi, provenienti da tutta Italia “Donne che preferiscono la solitudine al compromesso, che sembrano capaci di battere gli uomini su ogni terreno”( pag 101).Donne che sono state abbandonate, tradite, ingannate da uomini che non hanno il coraggio di affrontare la realtà, di costruirsi un futuro lavorando duro, che non vogliono assumersi nessuna responsabilità e che preferiscono fuggire o nascondersi dietro una falsa identità virtuale. È proprio il mondo virtuale che permette agli uomini di crearsi una vita parallela, surreale e più facile da gestire.
“Tale e tanta è la miseria della nostra vita che sentiamo il bisogno di inventarcene un’altra su un monitor, con un nome falso, mestieri falsi, pensieri non nostri, a volte perfino foto non autentiche, che non ritraggono davvero noi? Quanto ci costa questa schizofrenia digitale che logora e limita sia la vita reale che quella virtuale, invece di arricchirle di possibilità? ”( pag. 179)
La fotografia di Simone Perotti è chiara: sono caduti vecchi preconcetti secondo i quali gli uomini dovevano risolvere i problemi e affermarsi nella società mentre le donne dovevano solo stare nel back stage e offrire una spalla sulla quale piangere. Non è più così: le donne vogliono avere un ruolo principale sul lavoro, vogliono sentirsi importanti e quasi indispensabili senza però rinunciare all’amore, alla famiglia e a valori insostituibili che rendono la vita piena di significato. Il problema è che la nostra società non è pronta a questo cambiamento, ad accettare donne manager e in carriera, ad affermare che nonostante tutto anche il così detto sesso debole ce la può fare. È questo che ha fatto scatenare la crisi e scappare gli uomini.
“Nel nostro mondo, se ti allontani dalle vie principali, se rifiuti alcuni stereotipi, se segui una tua idea originale, se accetti di pagare il prezzo delle tue scelte anomale, devi essere pronto a fare da solo. Forse ci si può domandare se libertà e solitudine non vanno mano nella mano a questo mondo, così come appare se si vuole rimanere un essere umano.” (Pag. 113)
La domanda titolo del libro “dove sono gli uomini?” rimane un interrogativo aperto, non risolto, l’autore non è riuscito a trovare una risposta. Osservando il mondo che ci circonda si possono formulare diverse ipotesi ma una risposta chiara e precisa non possiamo darla. Sicuramente quello che appare è un quadro desolante che vede gli uomini impauriti ed incapaci di riscattarsi affollare i locali notturni in cerca di piaceri temporanei a pagamento “il proliferare del mercato della prostituzione è un dato abbastanza emblematico. L’incontro con una donna, soprattutto per un uomo, dovrebbe essere una festa che si conclude con l’amicizia o il sesso. Quando i due elementi si sommano scatta l’amore. I soldi non c’entrano.” (pag.174)
Forse, è necessaria una vera e propria rivoluzione maschile come è stato per le donne negli anni sessanta.
“I diritti non si ricevono, si conquistano. Nessuno ha offerto alle donne pari opportunità, pari condizioni: hanno dovuto lottare per averle, e lottano ancora oggi dopo decenni. Hanno dovuto spiegare la loro complessità fino a perdere il fiato e la voce. Un cammino analogo attende gli uomini, che per primi devono ammettere la loro condizione di spaesamento, il loro bisogno di riscrivere un’identità troppo debole e confusa per funzionare e risultare attuale.” (pag 184)
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