24 volte la verità – Raphaël Meltz

Titolo: 24 volte la verità
Traduttore: Alice Laverda
Pagine: 260
Prezzo: Euro 18,00

“Il tempo ha iniziato a scorrere veloce, all’improvviso. O forse è la vita ad aver rallentato, ad aver smesso di essere intensa, a riempire di meno le giornate, che passano senza più lasciare traccia?”

Credo che a tanti di noi basterebbe conoscere una sola volta la verità, quella con la v maiuscola, eppure Raphaël Meltz ci propone il suo libro intitolato “24 volte la verità”, romanzo pubblicato in Italia da Prehistorica Editore, casa editrice che già ho fatto conoscere ai lettori, raccontando la letteratura francese a cui si dedica da sempre.

Raphaël Meltz è un noto scrittore francese definito, anche nel risvolto di copertina, “eclettico”. Anche, perché senza leggere il risvolto avevo percepito chiaramente dopo pochi capitoli, questa sua attraente peculiarità, e subito mi ha rimandato con il pensiero ad un grande scrittore americano quale è stato Kurt Vonnegut. Leggere Meltz per me è stato come leggere Vonnegut, poi ciascuno dirà la sua.

Determinante in questo romanzo è quindi proprio lo stile dello scrittore innanzitutto, la struttura del libro segue a ruota, e i contenuti che riempiono le pagine che continuo a rileggere, regalano momenti di grande godimento per il lettore. Tutto questo con basi di partenza che paiono tra le più comuni: il romanzo percorre temporalmente tutto il secolo scorso, su due binari paralleli, uno dei quali percorso da Adrien, nipote di Gabriel che percorre l’altro. Gabriel è il nonno di Adrien appunto e per tutta la vita fa il cineoperatore, e attraverso tutti i capitoli del libro, contraddistinti da una numerazione progressiva, ci permette di conoscere l’evoluzione di questa professione da tanti punti di vista diversi, come quelli da cui lui filma con la sua cinepresa: tecnico, umano, sociale, psicologico e via dicendo, cogliendo aspetti ignoti ai più.

Adrien invece, utilizzando le lettere dell’alfabeto a contraddistinguere i suoi personali capitoli, intervallati da quelli del nonno, ci svela spudoratamente il suo lavoro che non ama, al quale affianca una passione simile ma totalmente diversa: Adrien fa il giornalista, ma vorrebbe scrivere un romanzo, essere uno scrittore.

Sarà proprio il nonno, insieme alle sue cineprese descritte spesso nei minimi dettagli, ad aiutare il nipote a realizzare il suo sogno di diventare scrittore, perché anche lui ha sempre “raccontato”, attraverso le immagini e successivamente anche con i suoni, attraverso lo sguardo personale e i rumori, lo svolgersi della vita, lo svelarsi di quel secolo XX° contenitore di eventi importantissimi, sede temporale di grandissime trasformazioni in ogni settore.

C’è una differenza fondamentale tra nonno e nipote, che si percepisce pagina dopo pagina e che si svelerà platealmente dopo averne lette un centinaio. Adrien pronuncia una frase semplice ma potentissima, che mi ha quasi turbato, perché dice molto del nostro tempo malato, e dei nostri lavori quotidiani: “Sono pagato per crederci”. Gabriel invece non ha bisogno di essere pagato e in realtà nemmeno di credere: Gabriel vive della passione che ha dentro.  

C’è molto in questo romanzo, c’è quasi tutto, perché in un vita è facile che ci sia tutto, anche qualcosa che non ci va a genio e che non condividiamo.

C’è un altro aspetto, che riguarda la scrittura, che conferma e arricchisce l’eclettismo dell’autore: i capitoli, molti, o quasi tutti, sembrano ricalcare la struttura di un brano jazz, con una Intro ben evidente, lo sviluppo del tema, e una coda finale. Non sono un esperto di musica e tantomeno di jazz, ma mi hanno spiegato tempo fa che funziona più o meno così. Beh, a mio parere Meltz suona un buon jazz quando digita sulla tastiera del pc, per creare i suoi romanzi.

“…mi lascio trasportare in questo passato così facile da comporre, vivo un’altra vita ma è comunque la mia, è come se ci fossero due calchi sovrapposti, un altro tempo e il tempo di oggi, io sono contemporaneamente ieri e oggi, Gabriel e Adrien, nonno e nipote (senza essere padre; e nemmeno così tanto figlio).”

Divertitevi, leggendo “24 volte la verità” e se vi fa piacere, fatemi sapere se l’avete trovata.

Claudio DP

24 volte la verità

Raphaël Meltz

Prehistorica Editore – Collana Ombre lunghe

Traduzione di Alice Laverda

260 pagine

Euro 18,00

ISBN 9788831234269

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