Autore: Maria Caterina Prezioso
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Kogoi Edizioni
Genere: letteratura contemporanea
Pagine: 130
Prezzo: 13 €
Tutti devono confrontarsi con la storia.
Ognuno di noi è influenzato dagli eventi che toccano la propria vita. Siano essi dolci o crudeli, agiscono sulla coscienza e sui comportamenti. Certamente, la missione cui siamo chiamati è quella di trovare la nostra dimensione.
Compito arduo, ma che Maria Caterina Prezioso ha provato a spiegare nelle pagine di questo romanzo. Nei suoi personaggi ci sono l’accettazione della storia e la rivolta contro gli eventi. Infatti, il confronto pone l’interlocutore in una posizione antitetica, in cui l’opposizione ai fatti dà la possibilità di esternare quella quintessenza che non è mai prodotto della storia, ma è dono innato che ognuno esprime fin dal primo vagito.
Eccoci di fronte a Gentile e a una ragazza. Il primo ha origini ebree e diventa un giurista che inizia a fare i conti con la Shoah; la seconda è una lei, senza nome, cui l’autrice dà il compito arduo di descrivere ciò che avviene nei palazzi del potere. Gli eventi di Gentile sono legati all’imminente dopoguerra, quelli della ragazza partono dal 2011, quando si insedia il nuovo Governo tecnico. Entrambi i personaggi sono mossi dal senso di Giustizia. Una Giustizia che si incarna nella storia, diventandone antagonista, e che vuole portare a termine il proprio compito.
Come? Questo è uno dei temi centrali del libro della Prezioso. La scrittrice romana sfrutta i mezzi della narrativa e della fantasia per costruire un romanzo che si sbroglia come una fiaba, che prende forma al di là della storia. Non c’è solo un lieto fine, ma soprattutto una morale: la resistenza è al di fuori della logica dei vinti e dei vincitori. Questa frase, che campeggia sulla quarta di copertina del libro, suggerisce già una chiave di lettura.
La funzionaria dell’ufficio governativo e il giurista Gentile sono principalmente dei combattenti che non si lasciano piegare dagli eventi. Entrambi, in momenti diversi, lottano contro qualcosa di grande, di fronte cui la maggior parte ha deciso di soccombere. Non solo accettano la sfida, ma sentono che la partita contro il potere e il sopruso è la loro ragione di vita. Ma c’è un altro elemento che rende interessante questo romanzo, la Prezioso non ha creato dei personaggi puri e immacolati, ma come tutti sono portatori di difetti. Anche loro sono corruttibili, ma in un momento particolare decidono da che parte stare.
Un libro da leggere, che ci dona importanti spunti di riflessione.