
Autore: Janie Chang
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Fabbri Editore
Genere: Romanzo
Traduttore: Linda Martini
Pagine: 462
Prezzo: 14,90
“Abbiamo tre anime, o così mi avevano raccontato.
Ma solo da morta ne ho avuto la conferma”. (p. 9)
La giovane Leiyin assiste al suo funerale in compagnia delle sue tre anime, quella yin, quella yang e quella hun, tre vivide scintille animate da diverse forze. Ma perché la ragazza si trova prigioniera in un limbo e non riesce a raggiungere l’aldilà, dove avverrà la reincarnazione e quindi la possibilità di una nuova vita? Perché, come le spiegano le tre anime, in vita si è resa responsabile di un grave torto e deve ora trovare il modo di riparare le conseguenze delle sue scelte.
Leiyin non ricorda di aver mai fatto torto a qualcuno ma, osservandola dall’alto, ha la possibilità di rivedere la sua vita e di ripercorrere il passato in cerca di quella scelta, quel tradimento, che ha provocato tanto dolore.
Accompagniamo la protagonista in viaggio catartico tra i suoi ricordi dolci e amari: adolescente privilegiata e studiosa, Leiyin desidera andare all’Università e diventare insegnante, ma il padre ha in serbo per lei un destino più tradizionale, come sposa e madre. L’incontro con il poeta rivoluzionario Hanchin, affascinante militante comunista, provoca nella vita della giovane un grande sconvolgimento: innamorata dell’uomo, Leiyin trova il coraggio di ribellarsi al padre per inseguire il suo amore proibito.
La scelta si rivelerà fatale e porterà delle conseguenze inaspettate: un matrimonio non voluto, una vita più modesta di quella a cui era abituata, la nascita di una bimba, Weilan, il grande e unico amore di Leiyin e, infine, la morte della giovane protagonista.
Con stupore, affetto e malinconia Leiyin osserva se stessa nelle vesti di madre amorevole e di sposa non del tutto onesta fino a scoprire il grande tradimento che, per amore di Hanchin, è arrivata a compiere. Riuscirà la protagonista ad espiare le sue colpe? Troverà il modo di comunicare con i suoi cari, che la piangono disperati e che hanno bisogno del suo aiuto?
Romanzo magico e nel contempo esotico, Tre anime ci racconta la tragedia personale di Leiyin, giovane donna disposta a tutto per amore, che si muove nella Cina sconvolta dalla guerra civile. Con grande abilità l’autrice ci racconta di come le prime intrusioni del pensiero e dello stile di vita occidentali sembrano risvegliare il paese dall’isolamento a cui era tradizionalmente abituato: nella vita personale di Leiyin, questo si traduce nel desiderio un destino diverso da quello a cui la famiglia la sta indirizzando. Ma i cambiamenti, le rotture, come sempre, non sono mai privi di dolore…
Romanzo affascinante dalle atmosfere esotiche e che parte da un espediente narrativo, quello della morte della protagonista che rivive a ritroso la sua vita, che si rivela una scelta di grande impatto; la ricostruzione storica è molto accurata fin nei più piccoli dettagli della vita quotidiana di una famiglia borghese dell’epoca; grande cura e importanza ha l’introspezione della protagonista della quale sono ben rappresentati sentimenti e desideri.
Si riflette sul potere che le scelte di tutti i giorni hanno nell’influenzare il corso della vita, perché “Non si può fare un conto tra intenzioni buone o cattive, dice la mia anima hun. C’è solo una vita, una morte, ciò che è stato evitato, ciò che è stato provocato” (p. 222).
Janie Chang dimostra di avere uno stile poetico e raffinato che trasmette eleganza alla narrazione e si rivela molto abile nel trovare il giusto equilibrio tra la Storia e la storia personale di Leiyin, tra la fedeltà alla tradizione e la voglia di innovazione.