Ti seguii per le rotte – Marcello Buttazzo

Titolo: Ti seguii per le rotte
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 89
Prezzo: € 10,40

Tra le rotte che un poeta deve seguire nella sua navigazione, alcune sono necessarie perché indicano sempre una strada da percorrere.

Tra queste c’è sicuramente quella dell’umanità.

Leggendo Ti seguii per le rotte, il nuovo libro di versi di Marcello Buttazzo, ci accorgiamo subito che il poeta salentino ancora una volta si avventura nel mondo seguendo fedelmente la rotta dell’umanità.

Marcello Buttazzo con la sua vocazione lirica e un poeta umano troppo umano, un uomo che crede nella volontà di potenza dell’amore e nella poesia ha trovato la cifra giusta per cantare il sentimento amoroso e renderlo aderente al vero.

Il poeta guarda all’amore e alla sua mancanza quando scrive dei migranti che rappresentano l’umanità ferita che naufraga fragorosamente, l’umanità uccisa dalla non curanza dei potenti del mondo.

Buttazzo con la sua alta parola poetica segue la rotta degli ultimi ne interpreta la solitudine e la disperazione e con una potente indignazione civile condanna l’indifferenza di un’umanità che gira sempre la testa dall’altra parte.

«Cosa è il mare / se non la voce / della memoria. / Popoli migranti / in fuga / da guerre persecuzioni cupidigie / Urla di bambini / di bambine / nel fondo degli abissi. / Strazio di madri / dal seno avvizzito / dalla miseria».

Eccolo il poeta che guarda il mare e sente salire dai suoi abissi lo strazio delle voci dei migranti uccisi dalle acque e dalla vile meschinità dell’Occidente opulento.

Marcello Buttazzo prima di essere un poeta civile è un uomo che crede nell’amore. Nella sua poesia l’uomo parla al poeta: «E se spezzassimo / con mani compagne / il pane dell’amicizia / per ingannare la morte?».

Ti seguii per le rotte è un canto ininterrotto di amore e di umanità e per Buttazzo la poesia prima di ogni cosa tutela l’Altro.

Marcello Buttazzo è consapevole che le poesie non cambiano certo il mondo, ma cambiano l’essere nel mondo.

Il poeta ci suggerisce di seguire sempre la loro rotta, di non perdere mai di vista l’uomo e l’umanità di cui fa parte.

Nonostante la catastrofe in cui viviamo per Buttazzo l’essenza della poesia è nell’individuazione radicale dell’uomo.

Nella sua singolarizzazione essa attualizza e rende visibile l’umano anche rispetto al genere.

La poesia per Buttazzo è “lo sbalordimento / di poter guardare / con gli occhi chiari / questa strana società”.

E a noi il suo sguardo ci giunge carico di mondo. Questo nostro mondo che non può e non deve smarrire per sempre la rotta dell’umanità.

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