
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Fulvio Ferrari
Pagine: 240
Prezzo: € 18,00
Rituali è il romanzo con cui abbiamo conosciuto Cees Nooteboom, scrittore intelligente ed erudito, capace di coniugare magistralmente il sorriso e l’ironia e il lucido sguardo della disillusione, come scrive Fulvio Ferrai, il suo traduttore italiano.
Iperborea pubblicò il romanzo dello scrittore olandese per la prima volta nel 1993. Adesso lo ripropone.
Un libro che racconta le vicende di Inni Wintrop, un uomo senza qualità di fine millennio, un essere fragile sopraffatto dalla stanchezza del mondo.
Nooteboom con una scrittura incisiva, folgorante e tagliente ci racconta il disincanto di questo personaggio, ci conduce nei conflitti della sua coscienza, ne racconta l’assenza di illusioni mentre vive e attraversa la sua esistenza tra l’effimero e il vuoto.
Rituali è un romanzo colmo di sfumature e di dettagli e Inni con il peso delle conseguenze drammatiche si trascina nella sua vita pesando le assenze, lasciandosi travolgere dal corso storto delle cose, adottando un modello di vita in linea con l’assenza e il vuoto che sente dentro e che lo circonda.
È l’insensatezza del vivere il tema principale del romanzo e tutti i personaggi del libro sono ammaliati dalla precarietà esistenziale, la vivono nei loro rapporti, la subiscono nell’azione e nel pensiero fino a sfiorare la tragedia.
Inni si muove nel mondo di cui avverte l’assenza di significato.
«Figura – scrive Fulvio Ferrari nella prefazione – irrimediabilmente priva di centro, Inni Wintrop è la figura centrale del romanzo suo è lo sguardo che osserva intorno a sé un mondo diretto, disordinatamente e distrattamente, verso la disgregazione; suo è il pensiero che in un incessante lavorio ripercorre la propria storia e fruga nel passato e nel presente alla ricerca di segni, di simboli, di senso».
Amarezza, ironia e sarcasmo queste sono le caratteristiche del personaggio che nella sua disincantata mancanza di speranza si accorge di avere davanti ai suoi occhi un mondo deformato in cui non si trova a proprio agio. Con la sua coscienza deformata e ossessionata vive il disagio della propria condizione e si disperde sempre nel gioco ingovernabile degli accadimenti e delle passioni.
Rituali è il ritratto di un mondo che ha perso fedi e certezze e Inni con la sua disillusione lo rappresenta in tutta la sua tragica crudeltà.