
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 256
Prezzo: € 15,00
In questo secondo capitolo delle avventure di Beatrice Bernabò, ormai conosciuta dai suoi fan e dai compagni di avventure come Miss Bee, eccoci immersi nell’atmosfera natalizia di Alconbury Hall nella contea del Derbyshire, dove Beatrice sta trascorrendo del tempo insieme alla sorellina Lucilla, per trascrivere le memorie di lady Millicent Carmichael. La nobildonna è la quintessenza dello snobismo e della spocchia, una creatura viziatissima che non esita a parlar male di tutti nel suo libro fidando nel fatto che verrà pubblicato con uno pseudonimo. Beatrice ha lasciato a Londra il padre Leonida e la sorella maggiore Clara, che spera di portare a termine la gravidanza dopo i precedenti insuccessi. Le mancano molto, ma ad Alconbury Hall c’è chi è in grado di farle dimenticare la nostalgia: l’attuale Visconte di Warthmore, Julian Lennox. Affascinante, ironico, forse davvero innamorato di lei e purtroppo spiantato dopo aver ereditato titolo e proprietà dal fratello Alastair, di recente morto suicida. Ex ufficiale dell’esercito britannico in India, ad Alconbury Julian gode della compagnia di un quasi cugino, il nobile russo Alexander Aliankov, bellissimo e ancora preda del grande dolore per la morte dell’amata Clarissa, infermiera in India, morta per errore durante una manifestazione anti britannica. Colpevole di questa morte è in gran parte il generale Neville Harclay che arriva a sorpresa ad Alconbury. Di lui intuiamo subito il carattere crudele; apprendiamo della sua lunga e focosa relazione con Millicent; scopriamo che intende sposare lady Octavia Charteris, ricchissima, un tempo fidanzata con Alastair, molto amica di Miss Bee e legatissima a Julian. Ma altri personaggi si muovono nella magione in vista del Natale. Fra questi la coppia formata dall’onorevole Percy Wade e dalla moglie Georgiana, che fa gli occhi dolci ad Alexander, e Sir Horace Westbrook – che non disdegnerebbe di trovare conforto alla sua vedovanza nelle grazie di Beatrice – con la giovane figlia Hester. Ma più Natale si avvicina, più l’atmosfera di Alconbury si fa inquieta ed enigmatica. Sparisce un magnifico anello che Millicent porta di solito al dito, dono del generale Neville Harclay – la donna l’ha tolto dopo aver scoperto che l’uomo intende sposare Octavia e non lei – e del furto viene accusata proprio Beatrice. E come se non bastasse, altre e ben più gravi vicende accadono durante e dopo l’annuale caccia alla volpe, tanto da generare l’arrivo dell’ispettore capo di Scotland Yard Archer Blackburn, una vecchia conoscenza di Julian e Beatrice. I quali, a loro volta, sembrano ben intenzionati a condurre in porto la loro storia d’amore, ma…
Leggero ma non troppo, gradevole con punte di amarezza, curato nella detection, arricchito da una prosa di tutto rispetto e da caratteri ben delineati e ben inseriti nel periodo storico, il 1924, il libro della Gazzola non dimentica la situazione politica italiana di quegli anni e le diffuse simpatie fasciste – e naziste – presenti nell’Inghilterra dell’epoca. In attesa del seguito, divertiamoci con un intreccio complesso e ben gestito e godiamo degli spumeggianti dialoghi fra i personaggi.