Il bacio del calabrone – Giancarlo De Cataldo

Titolo: Il bacio del calabrone
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 248
Prezzo: € 18,00

“Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti di Albis e Santa Gioconda… – disse Vera. – Che cosa si prova a sopportare il peso di un simile nome?” (pag. 9)

Forse è più pesante essere un pubblico ministero, per giunta affascinante come Marcello Mastroianni, un tombeur de femmes ancora scapolo, con una madre che ha mandato a remengo buona parte del patrimonio di famiglia per il vizio del gioco. Fortuna che Manrico ha un figlio ottimo musicista, Alex, felicemente fidanzato. E poiché la musica corre nel sangue, lo stesso Manrico è un gran cultore dell’opera lirica, tanto da ritenere che in essa:

“…si annidano i moti profondi dell’animo, e i delitti, tutti i delitti, da quello dipendono…: da un’alterazione dei moti dell’anima.” (pag. 133)

E questa storia inizia proprio con una rappresentazione della Traviata al Teatro Costanzi di Roma seguita da un banchetto nel Laboratorio del teatro in onore della Maison Cannelli creatrice dei costumi dell’opera. Manrico non ha apprezzato la produzione e trema all’idea della cena, ma poi s’imbatte in una donna irresistibile: Vera Grant, giornalista per il canale telematico e la rivista Absolute Fashion. L’accompagna all’uscita, dopo uno scambio che prometteva di più, e a quel punto si vede costretto a tornare nel Laboratorio: qualcosa di terribile è appena successo. Tito Cannelli giace morto sul pavimento. Su di lui incombe disperata la bellissima Irina Zed, direttrice creativa della Maison mentre contro Manrico svolazza un calabrone che lui prontamente uccide. Appoggiato a una colonna, lo stilista di punta della Maison, Lorenzo Righi, assiste alla scena con un sorriso sardonico. Tutto farebbe pensare a una morte accidentale. Cannelli era allergico, il calabrone lo ha punto e neppure il cortisone che si portava dietro ha potuto salvarlo. Ma il giorno dopo il procuratore Melchiorre convoca Manrico. In rete gira un video della serata in cui Lorenzo Righi e Cannelli litigano in modo pesante. Cannelli stava vendendo l’azienda agli arabi che avrebbero comprato solo se Righi fosse stato licenziato. Sarà pertanto il caso di aprire un fascicolo per una decina di giorni, giusto per non lasciare dubbi sulla morte accidentale. Così Manrico, insieme alla sua squadra composta dalla segretaria Brunella, da Sandra Vitale, Gavina Orru e dalla detective Deborah Cianchetti inizia l’indagine. L’amico entomologo Vincenzo Contursi lo informa che il calabrone è una Vespa Mandarina originaria del Giappone; Manrico e Deborah vanno a Milano per parlare con Irina che conferma la rabbia di Righi e li stupisce con la notizia del suo prossimo matrimonio con Cannelli, ormai impossibile; Manrico rivede Vera, grande amica di Righi che nel frattempo è scomparso. Insomma, un’indagine iniziata quasi per caso a poco a poco si trasforma in qualcosa di più inquietante e terribile dove di morti non c’è solo Cannelli, ma ben presto si aggiungono un noto avvocato, Wolfgang Mainz e Jacky, un giovane modello dalla vita poco pulita, ed entra in gioco persino la ‘Ndrangheta.

De Cataldo costruisce una trama complessa e geniale per l’assoluto diletto dei suoi lettori dove la moda, la lirica e la figura seduttiva e sorniona di Manrico Spinori la fanno da padroni. Una scrittura impeccabile e accattivante, una indiscutibile precisione di termini e procedure legali, rendono questo giallo un vero page turner, impossibile da lasciar andare. 

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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