Opera senza nome – Roberto Calasso

Titolo: Opera senza nome
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 160
Prezzo: € 18,00

Quanto manca alla cultura italiana Roberto Calasso. Editore illuminato, pensatore profondo, uomo colto che con i suoi libri ha saputo trasmettere a tutti la conoscenza.

Di grandissimo spessore la sua scrittura ma soprattutto la sua affabulazione. Entrambe erano sempre rivolte con grande umiltà ai lettori con cui lui aveva sottoscritto un patto di lealtà.

Da Adelphi esce postumo Opera senza nome un libro in cui Roberto Calasso parlando dei libri che ha scritto diventa giudice severo di se stesso rimandando il giudizio finale proprio al lettore.

Calasso passa in rassegna undici libri e seguendo il filo di un’unica opera senza nome ci guida nell’infinto mondo di Roberto Calasso dove troviamo la letteratura, la filosofia, il mito, la scienza, l’antropologia, la religione.

Dall’alto della sua intelligenza ineguagliabile, Calasso ha voluto lasciare questo libro che parlasse della sua attività di scrittore e queste pagine si possono leggere come un testamento spirituale.

Opera senza nome è una guida ragionata ai libri di Roberto Calasso ed è lo stesso autore che in modo originale si avventura nella sua scrittura, senza mai essere indulgente.

L’ardore, Ka, K., La rovina di Kasch, Il Cacciatore Celeste, La tavoletta dei destini, L’innominabile attuale.

In Opera senza nome ritroviamo questi ed altri libri ma soprattutto il suo autore che li sostiene insieme in un’unica lettura.

«Se provo a pensare a quello che ho fatto, devo dire che certamente non sapevo mai quale sarebbe stato il prossimo passo. E ogni volta proprio quel passo avrebbe finito per apparirmi inevitabile».

Ecco l’incipit di Opere senza nome, il libro – testamento di Roberto Calasso. Un libro che parla dell’importanza necessaria dei libri e della letteratura. Il punto di vista sul mondo di un grande uomo che ha fatto della conoscenza una vocazione.

«Si può tentare di proteggere la propria vita da intrusioni moleste distruggendo carte, lettere, manoscritti, fotografie – e non sarà mai sufficiente. Mai libri? Una volta pubblicati, i libri sono manufatti, come tanti altri, indifesi e disponibili per «hypocrite lecteur, mon semblable, mon frère» che può assumere il ruolo dell’intruso molesto».

Con assoluta venerazione per lo scrittore – editore, mi perdo incantato nelle pagine di Opera senza nome, un libro circolare in cui Calasso ripercorre Calasso che alla fine prima del congedo si chiede: «Non so se gli undici libri, fino a oggi, di cui si parla possano aspirare, come Opera senza nome, alla primavoltità. Ma non ho ancora trovato un precedente. Continuerò a cercarlo. La primavoltità è solo la sobria constatazione che qualcosa non c’era prima. Sta al lettore decidere che farne».

E noi suoi lettori, davanti al punto di vista definitivo di Roberto Calasso che ci ha lasciato uno straordinario libro – testamento, decidiamo di scrivere il suo nome nel libro della letteratura assoluta.

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