
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 178
Prezzo: € 23,00
Michela Ponzani è una storica antifascista con una grande passione per la militanza delle idee.
Le sue narrazioni sono sempre appassionate e documentate. Ponzani scrive con adesione al metodo storico, mettendoci sempre il cuore.
Così è anche per Donne che resistono. Le Fosse Ardeatine dal massacro alla memoria 1944 – 2025, il nuovo libro appena uscito da Einaudi in cui la storica racconta la battaglia di mogli, madri e figlie delle vittime delle Fosse Ardeatine, per riconoscere la gravità della tragedia, ricordare l’orrore e custodire la memoria.
In questo libro troveremo la lotta dura (e mai facile) delle donne che seppero resistere.
«Questo libro – scrive Michela Ponzani – racconta la vita delle donne che rimasero a vivere il lutto di un massacro trasformato in mausoleo, soffermandosi sull’uso pubblico di una strage divenuto monumento nazionale (il primo della storia repubblicana), simbolo dell’eredità sofferta dell’antifascismo, da sempre oggetto di una memoria divisa. Il «nuovo Altare della Patria» costruito per ricordare nei secoli la «guerra del nuovo Risorgimento italiano» divenne nel dopoguerra meta di pellegrinaggio per commemorare lo «sterminio di tutti gli italiani impegnati nella lotta di liberazione nazionale», in un’Italia fortemente accesa da una feroce polemica antipartigiana».
Michela Ponzani mette al centro della narrazione le memorie di donne che impararono a resistere, da storica riporta alla luce le testimonianze sepolte da molto tempo, cariche di emozioni semplici, fatte di coerenza e tensioni ideali, di motivazioni e scelte che segnarono la storia di un luogo destinato a rimanere il cimitero di un lutto privato, capace di costringere a un rituale del dolore.
Sono state le madri, le figlie e le vedove delle Fosse Ardeatine con la loro caparbietà a trasformare quella carneficina nel più grande monumento alla Resistenza.
Sono state loro le prime subito dopo l’eccidio a recarsi alle cave in un pellegrinaggio del dolore per riconoscere e identificare le vittime.
«La strage delle Ardeatine è un massacro di soli uomini ma sono le donne a pretendere degna sepoltura per le 335 salme, rimaste per mesi in quelle cave di pozzolana abbandonate».
Michela Ponzani in questo libro le racconta tutte ridando voce alla loro lotta, al loro coraggio: «Donne che devono seppellire i morti, curare le ferite, risollevare ed educare da sole i figli orfani di padre, perché sopravvivere alla guerra significa imparare a non piangere, a elaborare il dolore nel coraggio del silenzio».
Saranno proprio le donne delle Ardeatine a pretendere la costruzione di un sacrario che, nella città dei papi e dei santi, offra al mondo il simbolo di una rinascita.
Michela Ponzani con una scrittura ammirata che colpisce al cuore entra nelle loro vite difficili e racconta il loro lutto, la loro tragedia, il loro sacrificio, che appartiene alla nostra Repubblica.
La storica, che da anni raccoglie le memorie dell’Anfim, l’associazione nata per il diritto al riconoscimento di una degna sepoltura, pretesa dai famigliari delle 335 vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944), ritrova le storie sepolte, da nuovamente voce a quelle donne sopravvissute al dolore, donne che hanno resistito e lottato in nome di chi non c’era più, affinché nel mondo dei vivi non andasse disperso il ricordo e l’orrore di quel massacro.
Donne che finché hanno avuto voce non hanno mai smesso di raccontare. Michela Ponzani in Donne che resistono attraversa il loro coraggio e il dolore, un esempio di cui fare sempre memoria perché «I morti delle Ardeatine dovrebbero stare sulla coscienza dei fascisti» (testimonianza di Simona Orlandi Posti, resa all’autrice il 22 gennaio 2025). Sulla coscienza dei fascisti di ieri e di quelli di oggi.