
Autore: Sara Rattaro
Genere: Romanzo sentimentale
Pagine: 173
Prezzo: 16 euro
Lo sfondo della vicenda è la tragica alluvione che colpì Genova il 4 novembre 2011 facendo 11 morti e trascinando per sempre nel dolore decine di famiglie. Otto personaggi, otto vite legate tra di loro, che raccontano la propria storia in prima persona, una dietro l’altra legate dagli incroci che le hanno fatte incontrare. Il bisogno d’amore anima tutti gli attori di queste vite che si incastrano, tese alla ricerca della felicità . Solo uno di loro è diverso, è un personaggio sicuro e realizzato: Enrico, il vigile del fuoco che paradossalmente è l’unico che ha perso la vita. Non svelo nulla dicendo questo, dato che è chiaro già dalle prime pagine del romanzo.
Il primo incrocio è quello tra Chiara, impiegata infelice ed esclusa, salvata nell’alluvione e lo scontro con la vedova di Enrico, Anna, naturalmente a loro insaputa. Questo è il filo rosso del nuovo lavoro di Sara Rattaro: la vita è una ricerca, è imperfezione continua, è casualità che governa e scombina progetti e desideri. Il tutto scorre e fluisce come l’acqua che può essere elemento di nascita (Anna sta per partorire proprio all’inizio del romanzo) e di morte.
<<L’allerta non era arrivata in tempo e la città si era mossa come al solito. Io, insieme a lei. Nel primo pomeriggio avevo deciso di rientrare a casa quando uno scroscio d’acqua aveva colpito il parabrezza e l’auto aveva smesso di obbedirmi. La sentivo morbida e viva sotto di me e, mentre la paura iniziava a impadronirsi dei miei gesti, l’acqua aveva iniziato a bagnarmi i piedi. Non c’era più una via da seguire >> pag. 16
Perché leggerlo: per tuffarsi nell’incertezza emotiva che ci circonda, cogliendone l’estrema precarietà, nella consapevolezza che possiamo sempre contare sui valori autentici della vita e sulla solidarietà.