Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Marina Di Leo, Laura Frausin Guarino, Elena Marchi
Pagine: 132
Prezzo: €12,00
Negli infiniti mondi letterari di Georges Simenon c’è anche il racconto. Il grande scrittore belga ha frequentato questo genere già dalla giovane età, quando scriveva racconti per le riviste popolari.
Tra il 1929 e il 1962 ne ha scritti ben centosessantotto.
Adelphi, che da anni sta pubblicando tutta l’opera, sta prestando attenzione a anche alla produzione breve del padre di Maigret.
Da qualche giorno è uscito I misteri del Grand – Saint – Georges e altri racconti.
In questo libro sono raccolte piccole perle dell’abilità narrativa del grande Simenon. Tre racconti e un appendice in cui ancora una volta possiamo apprezzare la fertile vena letteraria di uno dei geni della scrittura del Novecento.
Simenon è uno scrittore perfetto e ce ne rendiamo conto leggendo anche i suoi racconti.
Nel primo racconto che dà il titolo alla raccolta Simenon ci porta nei paesaggi freddi e nevosi della Lituania e subito ci troviamo coinvolti in una storia macabra di vendette e omicidi ma soprattutto tocchiamo da vicino l’anima nera del protagonista che mette in piedi un piano diabolico per farsi giustizia.
Ma il pezzo forte del libro, a mio avviso, è Il piccolo sarto e il cappellaio, il terzo racconto che è davvero un piccolo gioiello narrativo dove capiamo perché Simenon è uno scrittore perfetto.
Questa è la prima versione di una storia che Simenon ha riscritto tre volte, la seconda è Benedetti gli umili, che offre un diverso epilogo e nel libro la troviamo come appendice.
La terza versione diventerà un romanzo dal titolo I fantasmi del cappellaio.
Simenon nel duello tra il sarto e il cappellaio indaga, come sa fare solo lui, sui concetti di paura e di sospetto. Sullo sfondo una serie di morti misteriose di donne anziane. Lo scrittore con la sua penna acuta entra nella dinamica relazionale dei due personaggi. Con tutta durezza di cui è capace nella sua scrittura anche in queste pagine ci mostra noi uomini in lotta eterna con i nostri demoni.
Simenon, che ha sempre rinunciato all’immagine stereotipata del romanziere, anche nella dimensione del racconto breve, scopriamo e apprezziamo le sua fertile immaginazione di scrittore prolifico, illuminato sempre da straordinarie intuizioni che sono diventate quelle pagine scritte che noi continuiamo oggi ad amare follemente.