Resoconto parigino – Thomas Mann

Titolo: Resoconto parigino
Autore: Thomas Mann
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: L'Orma editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Marco Federici Solari
Pagine: 129
Prezzo: € 16,00

Thomas Mann uno scrittore da leggere e da rileggere, soprattutto di questi tempi che della sua opera si parla poco.

Un autore di quelli veri che ha esordito con un capolavoro (I Buddenbrook) e ha scritto capolavori per tutta la vita.

Ironia, tragedia, disagio e crisi dell’uomo, sono questi i nuclei fondamentali dell’opera di Thomas Mann, uno dei più grandi scrittori di coscienza del Novecento, capace come pochi di entrare negli abissi più intimi del disfacimento di un’epoca.

Nel gennaio 1926 lo scrittore arriva a Parigi, invitato per una serie di conferenze e viene accolto e festeggiato con un vero e proprio emissario dello spirito tedesco,

Su quel soggiorno francese Mann scrive pagine bellissime che adesso L’Orma editore pubblica con il titolo Resoconto parigino.

Scrive per non dimenticare. Lui vuole rievocare e fissare nelle pagine turbolente di un diario i nove giorni che trascorrerà a Parigi, perché essi rappresentano un’avventura di prim’ordine.

Già dal suo incipit, il resoconto di Thomas Mann sui giorni parigini ha tutta l’aria di essere un racconto spirituale.

Lo scrittore si confronta con il mondo intellettuale francese, incontra autori, romanzieri, filosofi, critici letterari.

Con loro si avventura in proficue e fervide discussioni sul destino dell’Europa, sul senso della letteratura e soprattutto sul confronto dialettico tra la cultura tedesca e quella francese.

Non mancano annotazioni curiose sui costumi parigini e sulle suggestioni della città come quella su telefono parigino definito da Mann l’apparecchio più commovente che abbia mai visto e le straordinarie descrizioni di alcuni posti della città, quei veri e propri luoghi dell’anima che fanno di Parigi una delle città più belle del mondo.

La piazza davanti al Panthéon, formata dalla biblioteca di Sainte – Geneviève, dalla facoltà di diritto e dal municipio dell’arrondissement, il Palais du Luxembourg, con il suo antico parco immerso in una luce argentata e la nobile vasca della fontana de’ Medici, Mann subisce il fascino di Place de Vosges, che descrive come la più vivida di tutte le piazze.

Resoconto parigino è la testimonianza di un grande scrittore che affronta questioni culturali importanti con i suoi colleghi francesi, discute da impolitico di democrazia, di spirito della nazione, del destino spirituale della propria epoca e di tutto ciò che ha a che fare con la sensibilità intellettuale della conoscenza.

Mann, in queste pagine parigine non dimentica i temi della sua scrittura   e si avventura nei territori dello spirito riuscendo a interpretare e descrivere   la crisi della coscienza di un’epoca avviata verso la notte e l’oblio; il problema del male e della malattia in relazione all’esistenza stessa dell’arte; la possibilità di un nuovo, difficile umanesimo per poter uscire dalla decadenza; infine, il rapporto col mito come emblema di ciò che è universalmente umano.

Thomas Mann è ancora oggi una figura complessa e inquietante e i suoi libri sono profende ferite che lacerano e fanno pensare.

 

 

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