Autore: Claudia Di Palma
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Minerva edizioni
Genere: Poesia
Pagine: 77
Prezzo: € 10,00
Claudia Di Palma con Altissima miseria nel 2016 firma uno degli esordi più convincenti di poesia italiana contemporanea.
La poetessa salentina sa scavare nella carne delle parole, chiamando tutto con il proprio nome. I suoi versi diretti e spiazzanti disarmano per il loro umano e fisico disincanto, scardinano le coscienze quando cercano un progetto di vita anche se le mappe sono difficili da decifrare.
Dopo cinque anni Claudia pubblica Atti di nascita. Questo nuovo libro è la conferma di una voce poetica originale che attraverso l’atto del nominare entra nelle parole per portare alla luce i nomi nella consapevolezza della loro inadeguatezza.
Questo ci dice l’autrice stessa nelle pagine inziali del libro, dove troviamo una bellissima dichiarazione di poetica in cui Claudia Di Palma traccia il cammino della sua ricerca poetica e spirituale.
«La poesia è un gesto rivoluzionario perché apre le porte di un al di là, un non mondo dove tutto è corpo».
Parte da questa premessa la ricerca di Claudia Di Palma che nella sua poesia cerca Dio e interroga gli uomini, ovvero interroga Dio per cercare l’umano smarrito.
In un certo senso la poesia di Claudia ha radici profondamente cristiane, le sue riflessioni sono mosse da un umanesimo cristiano, oggi inattuale e scomodo.
Ma il tema principale è l’altissima miseria di questo nostro corpo dilaniato.
La poetessa è nuda: con le sue parole – chiodi ha il coraggio di cercare la deflagrazione e con la poesia cerca di sovvertire il rapporto soggetto – oggetto e questo sovvertimento è solo l’inizio di una rivoluzione che coinvolge tutti gli aspetti del mondo.
«Rovisto a mani nude nel vocabolario del cielo»; «La parola è un chiodo /Il verbo che tu incarnavi ti tolse / di mezzo scavandoti piano»; «La mia immagine dentro lo specchio / una mappa amputata, / una geografia disabitata»; «La vita si celebra qui: / nel negozio dei residui, / nel residuo dei negozi. / Vado a fare la spesa. /Vado dal parrucchiere. / Vado al mare. E ripeto / sempre lo stesso giro / come una mosca».
Claudia Di Palma scrive come se facesse freddo: nella sua poesia tutto cade e accade nella carne, quel tutto è verità che sanguina.