La marea nasconde ogni cosa – Cilla & Rolf Börjlind

Autore: Cilla & Rolf Börjlind

Titolo: La marea nasconde ogni cosa

Traduzione: Alessandro Storti

Editore: Nord

Numero di pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2013

Prezzo: 17,60 Euro

Olivia Rönning, studentessa all’accademia di polizia di Stoccolma, si trova a dover svolgere una tesina per la fine del corso su un caso di omicidio irrisolto, avvenuto nel 1987 a Nordkoster, isola svedese nel Mare del Nord. A perdere la vita fu una giovane donna incinta, la cui identità è rimasta sconosciuta. Sul quel caso, non ancora caduto in prescrizione, aveva investigato proprio suo padre, ora deceduto a causa di una malattia. All’archivio dei materiali possono però accedere solo le persone che seguirono le indagini e tra queste il vecchio commissario Tom Stilton, che da anni ha dato le dimissioni dal corpo di Polizia per motivi personali, e ha fatto perdere le sue tracce, cambiando identità. Dove reperire le informazioni allora? Chi chiamare? C’era un unico testimone oculare dell’omicidio, ma in quel momento aveva solo 9 anni e aveva visto la scena al buio da circa 200 metri di distanza. Quanto, dopo 24 anni, può essere affidabile la testimonianza di una persona che in quel momento era solo un bambino spaventato? 

Mentre Olivia cerca di recuperare qualche contatto per portare avanti il suo compito, a Stoccolma stanno avvenendo una serie di aggressioni, anche mortali, ai senzatetto. Pestaggi ed umiliazioni brutali che vengono pubblicate in rete attraverso i cellulari per riscuotere clamore tra i teenager. Pochi indizi, visto che i responsabili non vengono mai ripresi. Solo una scritta tatuata su un braccio: KF. 

Dal nulla un noto uomo d’affari di una delle multinazionali più prestigiose al mondo, scomparso più di 30 anni prima da Stoccolma, viene ritrovato morto nella sua automobile a pochi kilometri dalla capitale. Quest’uomo aveva una residenza a Nordkoster. “Tutte le persone hanno un limite. Prima o poi, se si fa abbastanza pressione, è possibile spingerle fino all’orlo del precipizio.” (p. 394). 

Si può davvero credere che tutti questi eventi abbiamo un unico filo conduttore?

Cilla e Rolf Börjlind, scrittori e sceneggiatori di successo, riportano alla luce un evento del passato e lo rivisitano con le nuove e moderne tecniche di indagine, dove anche un minimo particolare come un capello, può guidare alla soluzione del caso. “Non si distinguevano chiaramente i lineamenti, ma il grosso neo frastagliato sulla coscia sinistra era visibilissimo, tanto quanto quello sulla fotografia del cadavere.” (p. 378).

I capitoli sono suddivisi in brevi paragrafi, che spostano velocemente l’azione su diversi ambienti, mantenendo alto il livello di attenzione e di tensione. I dialoghi sono secchi e decisi. Il romanzo è caratterizzato da un notevole numero di personaggi e, dato che nomi e luoghi sono rimasti in lingua originale, non è sempre così scontato tenere saldo il filo del discorso.

Infine tutta la storia è apparentemente basata su una serie di coincidenze e di fatti fortuiti, che si sviluppano come una serie di “matrioske”, rendendo la trama unica e avvincente. “Possibile che un solo avvenimento potesse innescare una tale reazione a catena? Due svedesi s’incontrano all’altro capo del mondo, aprono una bottiglia di vino e il primo racconta al secondo qualcosa che improvvisamente spiega l’evento sul quale quest’ultimo ha rimuginato per più di ventiquattro anni” (p. 404).

 

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