Autore: Elisabetta Gnone
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Salani editore
Genere: Avventura, Bambini e ragazzi
Pagine: 298
Prezzo: 14,90€
Olga Papel è una ragazzina di 11 anni esile come un ramoscello che possiede una dote singolare per la sua età: racconta storie incredibili che sostiene di aver vissuto realmente. Al di là dell’oggettività delle storie, che siano vere o meno, sono comunque in grado di fermare il tempo e di conquistare chiunque si trovasse ad ascoltarle. I dettagli sono perfetti e ben coerenti al contesto e i personaggi, per quanto eccentrici, seguono una logica e un senso inattaccabile. Alcuni, però, non riescono a credere che una bambina di quell’età padroneggi già quelle straordinarie doti narrative e quella fervida immaginazione capace di creare un mondo tanto tangibile. Per cui non ci sono scuse, lo straordinario viaggio di Olga di Carta alla ricerca dell’isola della maga Ausolia deve essere vero per forza, e forse è riuscita veramente a trasformare quel delicatissimo pezzo di carta in una bambina di carne e ossa. Durante le storie di Olga non bisogna porsi troppe domande perché, come ci ricorda la saggia Tomeo “Olga è una bambina che ha coperto come vincere la paura dei mostri che mette nelle sue storie e dei quali noi tutti abbiamo paura”. Il viaggio straordinario di Olga la porterà non solo molto lontano da casa alla ricerca di una magia in grado di renderla uguale a tutti gli altri, e così i lettori, come i cittadini di Balicò, non possono fare altro che sedersi e ammirare una bambina di carta sconfiggere per loro quelle paure che cerchiamo di combattere ogni giorno.
«..sta di fatto che, quando Olga Papel cominciava a raccontare, chi era vicino tendeva l’orecchio, le finestre si dischiudevano, le voci nei cortili si acquietavano, volti incuriositi sbucavano da dietro il bucato e chi era in casa usciva, trascinandosi dietro una sedia.»
“Olga di carta” è l’ultimo romanzo, edito da Salani, dell’amatissima scrittrice e giornalista Elisabetta Gnone, ormai una garanzia del mondo editoriale per ragazzi. Elisabetta ha senza dubbio rappresentato l’infanzia e l’adolescenza di un’intera generazione con la sua serie a fumetti targata Disney W.I.T.C.H. e successivamente grazie alle avventure delle due sorelle Periwinkle nel magico mondo di Fairy Oak.
Con questo nuovo e corpulento romanzo è una favola dolce e onirica alla quale è impossibile non appassionarsi, l’autrice ci trasporta dolcemente tra mondo reale di Olga Papel e viaggio straordinario che lei stessa racconta di Olga di carta, finché le due non arrivano a fondersi in un finale che vi lascerà a bocca aperta.
Olga racconta con la dolcezza di una bambina tutte le paure e i “mostri” che siamo costretti a combattere ogni giorno e gli mette contro una fragile bambina di carta che, sola, dovrà fare i conti con la solitudine, l’abbandono, la malinconia, e il senso di inadeguatezza che almeno una volta si è affacciato alla vita di tutti. In un mondo dove nessuno gli somigli,a Olga lascia la madre per incontrare la maga Ausolia, la sola in grado di trasformarla in una bambina “normale”. Quando finalmente la piccola si trova al suo cospetto, apprende una lezione importante e che tutti gli amici incontrati durante il suo viaggio avevano provato a spiegarle: Olga non è sbagliata perché diversa da tutti, anzi, è proprio questa sua diversità a renderla unica al mondo. Nell’ intero universo non esiste una bambina come lei, una bambina che, pur essendo fatta di semplice carta, ha girato il mondo riuscendo ad arrivare laddove molti avevano fallito. Non solo di carta è fatta Olga ma anche di coraggio, determinazione, gentilezza, pazienza, intraprendenza ma anche imprudenza e paura. Tutte le risposte che cercava non le ha trovate alla fine ma durante il suo percorso, grazie alle avventure vissute, agli amici incontrati e alle decisioni prese Olga è riuscita ad andare oltre ai limiti imposti dalla sua fragilità riuscendo ad accettarsi semplicemente per quello che è.
Molte cose, come le favole, non hanno età e Olga è proprio una di quelle. Dove i bambini vedono un viaggio avventuroso costellato di animali parlanti, voli in mongolfiera tra distese di ghiaccio e straordinari spettacoli circensi gli adulti posso ritrovare il loro coraggio perduto. Il coraggio che solo un bambino può insegnarci, il coraggio di andare al di là delle paure e delle insicurezze, il coraggio di riconoscere i propri difetti e le proprie fragilità e usarle come strumento per ritrovare sé stessi e scoprirsi unici al mondo. Le pagine di questo romanzo scorrono veloci e lineari, ad ogni pagina la trama si infittisce riuscendo a catturare anche il lettore più scettico. Nemmeno la scelta del titolo viene lasciata al caso e ci mette subito davanti all’importanza di questo viaggio che viene infatti definito come “il” viaggio straordinario, che possiamo interpretare non tanto come il viaggio della nostra esistenza quanto come l’esperienza che più di ogni altra è stata in grado di formarci come persone. I personaggi sono accuratamente studiati per rappresentare in qualche modo i vari aspetti che Olga, e magari anche il lettore, non sapeva di avere. Questi personaggi hanno la straordinaria capacità di scavare in noi: l’esempio più evidente è quello del tasso che incontriamo all’inizio di questo viaggio, che pone Olga davanti a un quesito quasi esistenziale: tu che dote hai? Una domanda che troverà risposta solo alla fine del suo percorso: Olga è una bambina di carta che è riuscita ha trovare se stessa e ad accettarsi per quella che è, un foglio bianco dal quale partire per trascrivere il nostro viaggio. È un libro che, come già detto, non ha età, adatta a tutti quei lettori alla ricerca di quell’evasione che solo personaggi e storie come queste sanno dare e che non hanno nulla da invidiare a grandi classici come “Alice nel paese delle meraviglie” o “Pippi calze lunghe”.
«Però non sono arrivata fin qui da sola, mi ha accompagnato chi mi ha insegnato la pazienza, il rispetto, la gioia nella semplicità. Mi ha sorretto sempre chi mi ha fatta forte, coraggiosa e tenace, e ha creduto in me. Sa cosa ho coperto, signora maga, durante questo viaggio? Che non sono fatta solo di carta. Sono fatta anche d’amore e di amicizia, di ricordi e speranze. »