Il gigante dal cuore di panna – Francesco Sturaro

Titolo: Il gigante dal cuore di panna
Autore: Francesco Sturaro
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Bianca e Volta
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Prezzo: 16 €

Potrebbe apparire come un ossimoro, eppure, Francesco Sturaro riesce a raccontare con pudore e senza orrore il dramma degli ebrei di Varsavia.

I genitori della piccola Asia vengono uccisi. La loro colpa: essere ebrei. A salvare la piccola dalla furia nazista ci pensa Bodo, un misterioso tedesco che abita nella foresta vicino Varsavia. La bambina viene cresciuta e accudita con affetto da quest’uomo imponente e silenzioso, apparentemente burbero e freddo solo per difendersi da un flusso di emozioni che lo farebbe impazzire. Asia non pensa solo a sé, ma anche a quei bambini che intravede attraverso le crepe del muro di cinta del ghetto di Varsavia. Alcuni di questi riesce a salvarli, coinvolgendo Bodo in questa missione pericolosa . Come si compie tutto ciò, lo scoprirete leggendo.

Mi soffermo invece sulla delicatezza dell’argomento; su come l’autore padovano sia stato capace di trovare una formula innovativa per raccontare un dramma epocale. L’esperimento è riuscito e penso anche che il libro dovrebbe essere proposto nelle scuole. L’uso di un linguaggio delicato, che attraversa con lucidità il problema della discriminazione e della segregazione razziale, ne fa una novella educativa; nonché, un ottimo testo nel quale la storia diventa scoperta e non pedante acquisizione mnemonica di date e fatti.

Dal punto di vista letterario, il libro di Sturaro è soprattutto il tentativo di recuperare un’umanità perduta proprio nel bel mezzo del periodo più oscuro della storia d’Europa. Quanto leggerete, forse, è accaduto davvero; o si è verificato diversamente. Fatto sta che non ci sono intenti moralistici, ma si avverte il bisogno dell’autore di descrivere un evento che ha avuto risvolti tragici e che, in un periodo come questo, nel quale la memoria corta dell’Europa sembra riportare in auge miti distruttivi, è sempre bene ricordare.

Il libro di Sturaro non aggiunge nulla di nuovo a quanto sappiamo, eppure, lo stile e la storia ci fanno apprendere qualcosa di diverso.

Un romanzo utile per coloro che hanno sempre ignorato l’argomento e per chi ne ha un’idea distorta.

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Martino Ciano

Classe 1982, vive a Tortora, comune della provincia di Cosenza. Promesso ragioniere, lascia la partita doppia per la letteratura, la poesia, la musica e il giornalismo. Si laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente è corrispondente per l’emettente televisiva Rete 3 Digiesse. Nel 2011, l’incontro con Gli amanti dei libri, per cui cura la rubrica Amabili letture. Collabora anche con le riviste letterarie Euterpe, Satisfiction e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Ama scrivere racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati su siti e riviste on-line. Tra questi, La logica del difetto è nel catalogo dalla Bla - Bookmark Literary Agency di Paolo Melissi. La sua pagina personale facebook è Dispersioni 82. AMABILI LETTURE: I libri che mi piacciono, i classici che mi hanno formato, il profumo delle parole che mi hanno riempito l’anima. Sono un lettore anarchico, che si sposta da un genere all’altro con il solo obiettivo di saziare le mie curiosità. Voglio condividere con voi le mie impressioni sulle opere che mi hanno reso un divoratore di parole. In questo spazio verrà data voce agli esordienti, agli autori dimenticati, ai poeti, ai sognatori, agli irregolari. La letteratura è arte e scrivere d’arte è il mestiere più bello del mondo.

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