Autore: Manuel Vazquez Montalban
Titolo: La bella di Buenos Aires
Genere: giallo
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine: 156
Prezzo: € 10
Inedito pubblicato a dieci anni dalla scomparsa dell’autore, La bella di Buenos Aires è un giallo coinvolgente che ha come protagonista l’investigatore privato Carvalho, uno dei personaggi più famosi tra quelli creati da Montalban.
Barcellona, 1997: Carvalho, assistito dal fidato Biscuter, suo fedele compagno di indagini, si occupa del caso di Dorotea Samuelson, professoressa spagnola sulla sessantina che vuole scoprire che fine abbia fatto l’amante di suo marito: una certa Helga Singer, al secolo nota come Helga Muchnik, di origine bonaerense ma trasferitasi in Spagna molti anni prima per sfuggire ai militari argentini. Helga era una bellissima ragazza, destinata a diventare la nuova Emmanuelle, icona di bellezza e di sensualità, e frequentava il mondo dello spettacolo e le avanguardie artistiche di Barcellona. Ma per lei non vi fu né gloria né fama: scomparve infatti dalle scene inaspettatamente, e nessuno sentì più parlare di lei.
Mentre Carvalho e Biscuter cercano risposte alla scomparsa di Helga, l’ispettore di polizia Lifante è chiamato urgentemente ad indagare sull’omicidio di una barbona, trovata morta in un lercio vicolo del malfamato Barrio Chino. La donna è stata uccisa da un colpo alla testa e il suo cadavere martoriato da numerose pugnalate. Conosciuta nei bassifondi di Barcellona come la Palita, la sventurata era originaria di Buenos Aires e si guadagnava da vivere cantando tanghi per le strade. Ma chi era la Palita prima di ridursi a questa squallida esistenza?
Le indagini di Carvalho e di Lifante si intrecciano ed hanno risvolti inaspettati: forse che la scomparsa di Helga abbia qualcosa a che fare con il ritrovamento della Palita?
Sulla strada verso la risoluzione del mistero della ragazza che avrebbe potuto diventare la nuova Emmanuelle, Carvalho si ritrova a fare i conti con una Barcellona, città d’arte e culla della modernizzazione spagnola, che svela tutte le contraddizioni dello sviluppo. Nuovi ricchi imprenditori si fanno strada a spese dei poveri e aumentano gli emarginati e i falliti che si mobilitano, spesso violentemente, perché ambiscono ad un riconoscimento dei propri diritti all’interno delle gerarchie sociali spagnole post-franchismo. Sono proprio le figure di questi ultimi, prima fra tutti quella del barbone Cayetano, i personaggi chiave de La bella di Buenos Aires. Ma non è semplice per Carvalho giungere alla soluzione del suo caso: gli indizi sono talmente intricati da rendere difficile ricostruire la realtà dei fatti. Montalban si conferma un maestro nel mescolare le carte in tavola e nel tenere elevata la suspense, che culmina in un colpo di scena finale che lascerà i lettori spiazzati.