La pluralità dei tipi singolari – Napoleone Dulcetti

Titolo: La pluralità dei tipi singolari
Autore: Napoleone Dulcetti
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Arduino Sacco editore
Genere: Letteratura post moderna
Pagine: 85
Prezzo: 9,90 €

Sembra un copione teatrale invece pagina dopo pagina si trasforma in un dialogo frenetico tra due pittori che disegnano con le parole la duplicità dell’esistenza. Tra humour nero, non senso e atemporalità immaginifica si muove l’esordio letterario dello scrittore calabrese Napoleone Dulcetti. La duplicità dei tipi singolari si sviluppa tutto in questo contesto in cui la parola travalica il proprio significato e la “causa” contiene già il suo “effetto”.

Si legge tutto d’un fiato e in poche ore. La labirintica rappresentazione che Dulcetti ci consegna si sbroglia riga dopo riga davanti ai nostri occhi. Il linguaggio usato dall’autore è nuovo, inusuale, da mediatore si trasforma in terreno di scontro. Ogni parola aizza la suscettibilità dei due protagonisti. Salire può anche significare scendere, morire è sinonimo di vivere. Cos’è dunque la parola? Un mezzo di comunicazione oggettivo o qualcosa di privato, incomprensibile all’altro?

Badate bene. Di questo parlò soprattutto Wittgenstein. La parola è forza sempre e comunque. Ricordate che tutto ciò è  stato alla base dell’arte contemporanea che dalla forma si spostò al concetto. E proprio questi due pittori, alle prese con i rispettivi quadri, si interrogano su tutte queste cose semplicemente ragionando sui propri discorsi, sul peso delle parole e dei concetti.

Con tale naturalezza leggeremo questo libro perché prima di tutto saremo “il terzo interlocutore”. Ci porremo tra questi due artisti che assomigliano tanto al Cappellaio Matto e al Leprotto Bisestile. Non si contendono una tazza di tè ma una farneticante disquisizione che arriva a un finale anomalo.

L’esperimento di Dulcetti va a buon fine. Il suo tentativo di inserirsi in una letteratura fuori genere che possa essere rappresentata è andato a buon fine. Alla base di questo lavoro, come ci viene anche anticipato nella prefazione curata dalla professoressa Antonella Palladino, c’è la contemplazione della diversità. Ogni cosa nella sua interezza è somma delle sue caratteristiche.

Dulcetti prova che ogni concetto è neutro. È quindi il soggetto che lo rende vivo, colorato, singolarmente incastrato nell’Universo.

Martino Ciano

Classe 1982, vive a Tortora, comune della provincia di Cosenza. Promesso ragioniere, lascia la partita doppia per la letteratura, la poesia, la musica e il giornalismo. Si laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente è corrispondente per l’emettente televisiva Rete 3 Digiesse. Nel 2011, l’incontro con Gli amanti dei libri, per cui cura la rubrica Amabili letture. Collabora anche con le riviste letterarie Euterpe, Satisfiction e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Ama scrivere racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati su siti e riviste on-line. Tra questi, La logica del difetto è nel catalogo dalla Bla - Bookmark Literary Agency di Paolo Melissi. La sua pagina personale facebook è Dispersioni 82. AMABILI LETTURE: I libri che mi piacciono, i classici che mi hanno formato, il profumo delle parole che mi hanno riempito l’anima. Sono un lettore anarchico, che si sposta da un genere all’altro con il solo obiettivo di saziare le mie curiosità. Voglio condividere con voi le mie impressioni sulle opere che mi hanno reso un divoratore di parole. In questo spazio verrà data voce agli esordienti, agli autori dimenticati, ai poeti, ai sognatori, agli irregolari. La letteratura è arte e scrivere d’arte è il mestiere più bello del mondo.

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