Autore: Fabio Massimo Franceschelli
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Del Vecchio editore
Genere: Narrativa
Pagine: 269
Prezzo: 9,90 €
Per Fabio Massimo Franceschelli l’Italia è un’anziana donna che non demorde. Ha il passo claudicante, cade ma riesce sempre a rialzarsi e ha fatto dell’esperienza il proprio bagaglio culturale.
Italia di Franceschelli è un romanzo che gioca con le contraddizioni della nostra epoca. La nostra nazione vuole emanciparsi a modo suo, vuole entrare con le proprie regole nella globalizzazione, si adatta a metà e affida il proprio futuro all’improvvisazione. Alla fine riesce a cavarsela, tira un sospiro di sollievo e si prende gioco dei morti rimasti sul campo di battaglia.
Italia di Franceschelli è un capolavoro. Un libro dal taglio cinematografico in cui ogni dettaglio ci viene mostrato. Nulla è sfuggito all’autore, tutto ci viene descritto con estrema chiarezza.
La storia si svolge in un supermercato del centro sud. Ci sono un direttore legato al potere mafioso locale e un manager italo-francese che sacrifica la vita degli operai sull’altare del profitto. Ci sono diciassette dipendenti che ricevono una lettera di licenziamento e tanti clienti con le loro frustrazioni quotidiane.
La Cattedrale. Così si chiama questo grande centro del consumo dove anche le vite dei personaggi rientrano nelle operazioni di compravendita. Barattano i loro ideali, immaginano rivoluzioni, si sentono spaesati ma anche pronti a rischiare per raggiungere i propri obiettivi.
Gli anziani guardano con ribrezzo i giovani e viceversa. Si accusano a vicenda per la situazione economica e sociale dell’Italia. In mezzo a loro c’è anche un prete che incontra l’amore e fa i conti con i rimorsi di coscienza. Nonostante tutto sa di essere ministro del Dio italiota: permissivo e comodo paravento dietro cui rifugiarsi in caso di momentaneo smarrimento.
Tutto viene descritto con ironia e sarcasmo, in alcuni casi al limite del grottesco. Le parole sono scelte con cura. L’Italia è un pastone di vizi e di virtù, come la sua lingua che si ravviva grazie a quei dialetti che di volgare hanno solo l’etichetta.
È un libro da non perdere, da leggere con attenzione. Italia di Franceschelli non lascia scampo, travolge il lettore. È assurdo, è vero, racconta la nostra nazione. Andrebbe distribuito nelle scuole, andrebbe letto nelle piazze. Questo romanzo è il lato oscuro del nostro inno nazionale.
Dimenticavo, Italia non è passato inosservato alla giuria del Premio Italo Calvino. È l’esordio letterario di un patriota.