Poesie della vicinanza – Mauro Marino

Titolo: Poesie della vicinanza. Diario dei giorni 2020 - 2024
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 132
Prezzo: € 10,00

Mauro Marino è un poeta civile e per lui la poesia civile è l’accogliere versi stando sempre nella realtà.

Quando leggiamo la poesia di Mauro ci accorgiamo di avere davanti un poeta implicato nell’accadere, un uomo che ha sempre uno sguardo attento e umano sull’immanenza dei giorni in cui tutti viviamo.

Il poeta leccese ha dato da poco alle stampe Poesie della vicinanza. Diario dei giorni 2020- 2024.

In questi versi c’è un sentire umano che chiama in causa il mondo. Marino scrive, annota in poesia lo stare nel mondo di questi giorni, uscendo dalla prospettiva dell’io poetico e aprendosi empaticamente a un noi, ai suoi nodi di luce e di oscurità.

Marino chiede ai suoi simili vicinanza, fa appello a un tenersi stretti. Nella sua poesia non prescinde mai dall’uomo e non ignora mai l’umanesimo, senza il quale non può esistere la verità, proprio come gli ha insegnato il suo maestro Danilo Dolci.

Anche Mauro Marino in Poesie della vicinanza costruisce il suo Poema umano: la sua poesia è azione del pensiero, provocazione, atto di vita, indignazione civile, strumento di consapevolezza e rivolta.

«Nel frastuono trovo quiete / soltanto quando la piccola intesa del giorno / celebra lo scambio»; «Volersi bene è / un esercizio di leggerezza. / Accogliersi, sentire / necessaria la reciprocità / sperimentarla».

Nel diario dei giorni di Marino la poesia già nei fatti e negli atti come il modo per guardare in faccia la realtà e non chinare il capo davanti alle sue ingiustizie.

La sua poesia non nasce dall’amore delle parole ma dall’amore per gli uomini e Mauro Marino è un poeta che guarda il mondo con gli occhi e il cuore di un uomo e nei suoi versi troviamo sempre parole concrete di un autentico umanesimo, al centro del quale c’è sempre la necessità di restare umani.

Marino, da attento poeta civile, attraversa il suo tempo, testimonia con un sentire universale il suo passaggio, andando sempre verso l’Altro, cercando nel tempo dello scoramento e della delusione lo spazio per creare una prospettiva umana in questo grande abisso disumano che inghiotte tutto.

«Nella fatica, / nello sconcerto dei muscoli/ nell’affanno innamorato / nella parola trattenuta /nelle attese per strada. / Nel costruire, nel cercare / con la poesia, di far rivolta».

La poesia di Mauro Marino è umana, indignata, irriverente, scava nelle parole per creare imbarazzo e soprattutto offre spunti di riflessione partendo da un modo di ragionare che sposa la denuncia e mai l’accomodamento.

Il poeta chiama ogni cosa con il proprio nome e la sua voce è sempre onesta in un sentire che pronuncia squilli di rivolta.

«Qualcuno mi toglierà il saluto/ qualcuno l’ha già fatto. / Che importa, la retta della poesia sveglia la vita».

Le Poesie della vicinanza ci leggono dentro, scuotono le coscienze e ci invitano a svegliarci da quel profondo sonno della ragione in cui siamo precipitati.

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