Autore: Anne Sexton
Casa Editrice: La nave di Teseo
Genere: Poesia
Traduttore: Rosaria Lo Russo
Pagine: 212
Prezzo: € 18,00
Bella, dannata, sexy e infantile, Anne Sexton è stata la più scandalosa ed eversiva poetessa americana negli anni cruciali della rivoluzione culturale e sessuale ai tempi della guerra contro il Vietnam.
Se nello stabilire un rapporto poetico con il concetto dell’amore, la poetessa americana aveva voluto essere anticonformista e ribaltare i canoni romantici della lirica d’amore e scandalizzare la borghesia benpensante mentalmente prigioniera delle convenzioni sociali, nelle liriche sulla ricerca di Dio la Sexton mette sotto accusa la mentalità ipocrita puritana.
Fra la denuncia e l’accusa dell’ipocrisia anglo-puritana, del grigio benpensantismo che riduce l’etica cristiana alla quotidiana morale spicciola dei buoni sentimenti e al rispetto delle regole di convenienza borghese e l’anelito liberatorio alle variopinte ritualità del misticismo latino-cattolico, il dilemma che si svolge nel monologante confessionale delle poesie di Anne Sexton è più etico e psichico-esistenziale che di fede religiosa nella trascendenza.
Anne Sexton è una delle voci più importanti e significative delle letteratura americana del Novecento. Insieme a Robert Lowell e Sylvia Plath è considerata una esponente della confessional poetry.
La poetessa trova subito la sua forma personale e il suo stile nel raccontare con immediatezza il suo mondo poetico carico di sofferenza. La sua scrittura è drammatica e corre sul filo di un’incertezza dolorosa, è il resoconto esistenziale di un trauma e del deragliamento della sua stessa esistenza.
Nel 1972 Anne Sexton diede alle stampe The Book of Folly. La nave di Teseo pubblica la prima traduzione italiana integrale del libro più importante della poetessa americana.
Il libro della follia (a cura di Rosaria Lo Russo, testo inglese a fronte) contiene tutto il senso del tragico della parola di Anne Sexton che si schianta nella poesia con una lingua aspra, crudele senza mai rinunciare alla lotta estrema e allo scandalo del linguaggio.
Nei versi e nelle tre prose che compongono Il libro della follia troviamo la voce unica, straziante e ribelle della grande poetessa americana.
Nelle sue poesie troviamo tutte le lacerazioni di una donna in lotta prima con se stessa che con la realtà che la circonda. Una ininterrotta confessione intima che si affaccia sempre sull’abisso della follia.
Con i versi espliciti va sempre controcorrente: abbatte la morale patriarcale, si schiera da femminista dalla parte delle donne massacrate da un femminicidio brutale, demolisce i luoghi comuni del puritanesimo, smaschera le ipocrisie della borghesia americana e le menzogne della religione.
Ne Il libro della follia Anne Sexton è una donna in frantumi che ha scelto la poesia per dare una voce ai brandelli lacerati della sua esistenza.
L’io narrante qui è forte, ha una sua riconoscibilità la forza espressiva con cui la poetessa mette a nudo la sua mente sconvolta da una follia sensibile contro la quale remerà senza vincere l’importante partita della vita.