Cos’è uno scandalo – Roland Barthes

Titolo: Cos'è uno scandalo
Autore: Roland Barthes
Casa Editrice: L'Orma editore
Genere: saggistica
Traduttore: a cura di Filippo D' Angelo
Pagine: 224
Prezzo: € 20,00

Roland Barthes è stato uno dei più influenti intellettuali francesi della seconda metà del Novecento. Saggista, critico letterario, ma soprattutto linguista. Esempio di studioso onnicomprensivo, Barthes viene ancora oggi considerato fra i maggiori esponenti dello strutturalismo.

L’autore dei Miti d’oggi da intellettuale contro – tempo ha attraversato la vita politico – culturale europea degli anni ‘70 – 80 facendo della ricerca linguistica uno strumento di abiura del potere, di quell’Onnipotere ideologico – religioso – economico e, in ultima analisi, linguistico, che impedisce il reale godimento della vita.

La sua influenza sul discorso culturale oggi è ancora necessaria ed è davvero sorprendente che ci sia in giro materiale inedito che lo riguarda.

L’Orma editore manda in libreria Cos’è uno scandalo. Scritti inediti 1933 – 1980. Pagine in cui Barthes scrive di se stesso, ma anche sull’arte la scrittura e la società.

Il critico si avventura nel piacere del testo e con la sua nota intelligenza di straordinaria duttilità riflette sul meraviglioso scandalo rappresentato dalla nostra presenza nel mondo.

In queste pagine troviamo il critico che mette in relazione testi lontani, lo studioso che penetra con le sue intuizioni nel cuore dei testi importanti della letteratura e l’uomo che sa leggere le crepe del suo tempo.

Ne Il piacere dei classici  Barthes definisce la letteratura classica una scacchiera su cui si vedono sempre mosse nuove, considerata come conformista, si presta ai paradossi più sorprendenti.

Le pagine che dedica alla scrittura lo rappresentano come intellettuale come uomo: «Mi sono spesso chiesto perché mi piaccia scrivere (manualmente, intendo) al punto che in parecchie occasioni lo sforzo un po’ ingrato del lavoro intellettuale è riscattato ai miei occhi dal piacere di avere davanti a me (come se fossero gli strumenti di un artigiano) un bel foglio di carta e una buona penna».

Quando Barthes scrive sente la sua mano agire, inclinarsi, scorrere, sollevarsi, affondare tramite il gioco delle correzioni. Nella scrittura, che lui considera un piacere immenso, gode a incidere una superficie vergine.

Barthes è un intellettuale che rompe gli schemi e coraggiosamente, nel suo libro più noto, afferma la validità dell’inattualità del discorso amoroso nel tempo delle tendenze omologatrici.

Quando un discorso viene dalla sua propria forza, trascinato in questo modo nella deriva dell’inattuale, espulso da ogni forma di gregarietà, non gli resta altro che essere il luogo, non importa quanto esiguo, di un’affermazione.

L’universo Roland Barthes è ancora tutto da esplorare, il suo pensiero è uno dei pochi oggi a offrire intuizioni per leggere e vivere questa nostra assurda contemporaneità

In queste pagine inedite c’è tutto Barthes: il critico letterario, il semiologo, l’esperto di arte e di teatro.

Questo libro è l’omaggio a una delle figure più problematiche e necessarie del Novecento, il cui pensiero non smette di affascinare. È sempre meraviglioso confrontarsi con lo scandalo Roland Barthes.

 

 

 

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