Data di pubbl.: 2024
Pagine: 306
Prezzo: € 18,50
Paolo Mieli con un argomentato approccio storico nel nuovo libro passa in rassegna gli attuali eventi bellici che stanno minando la stabilità dell’Occidente per dimostrare che sono stati innescati da scintille che covano sotto le ceneri del Novecento.
In Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento a oggi, lo storico ripercorre il secolo che ha dato origine ai totalitarismi, mettendo a fuoco gli eventi disastrosi provocati dalle tre dittature del secolo scorso, quella nazista, quella comunista, quella fascista.
Nella prefazione Mieli dedica alcune pagine alla guerra tra Russia e Ucraina ricostruendo questi due anni sanguinari e le difficili scelte della politica internazionale davanti alle difficoltà in campo del conflitto.
Così Mieli interviene nel dibattito storico contemporaneo, inquadrando nel Novecento le origini degli attuali venti bellici.
Un occhio al passato per spiegare il presente, così lo storico passa in rassegna la storia del secolo breve e in queste pagine ripercorre gli avvenimenti più significativi: dalla Berlino nazista, all’Italia fascista, Mieli arriva al cuore delle braci del passato e nella prima sezione del libro intitolata Dal passato fascista e nazista prende in esame tutti i passaggi del totalitarismo nero che arrivano fino al partito della fiamma, oggi al governo che ha un connotato identitario, che ne rende più salde le radici. «Una fiamma diversa, ma uguale» scrive Mieli.
Nel seconda parte Dal passato comunista lo storico passa in rassegna gli eventi drammatici che hanno portato nel Novecento la dittatura del comunismo a essere parte integrante del secolo delle idee assassine.
Mieli spiega come i bolscevichi presero in mano la storia. Dalla presa del Palazzo d’inverno il 7 novembre 1917, alla grande illusione maoista, ai carri armati sovietici del 1956 in Ungheria al tentativo della via democratica al socialismo a Praga, soffocato nel 1968 dall’arrivo dei carri armati sovietici.
In chiusura del libro Mieli dedica un saggio corposo alle vicende di Gaza.
Partendo dal 7 ottobre 2023, che «resterà alla storia come un il giorno di un’impresa davvero orribile», Mieli ricostruisce tutti gli avvenimenti di quella che lui definisce una Guerra senza pace: il conflitto tra arabi e israeliani prima, palestinesi e israeliani poi, dura da oltre un secolo e si è intensificato nel 1947, quando l’ONU stabilì che sulla terra che separava la Transgiordania dal mare dovessero nascere due Stati, quello di Israele e quello della Palestina.
Mieli nello scritto finale Fiamme su Gaza affronta da storico attento ai fatti la complessità della questione mediorientale.
Mieli scrive: «Di quel che di raccapricciante 7 ottobre ci vorrà tempo prima che se ne possa ricostruire una storia adeguata, corroborata da una esauriente documentazione. M, ne siamo sicuri, il tempo verrà».
Lo storico ha ragione, intanto ogni giorno assistiamo alla crudele escalation di questa secolare guerra senza pace che da quel terribile 7 ottobre ha seminato morte, orrore e genocidi.
Dai totalitarismi del Novecento alle bombe su Kiev e Gaza, le braci continuano a ardere e il bilancio è sempre più apocalittico.