Lorenzo Spurio e Sandra Carresi. Due autori che iniziano una collaborazione proficua e danno vita a “Ritorno ad Ancona e altre storie” edito da Lettere Animate editore. Un libro che parla della quotidianità, una profonda riflessione che unisce vissuto e speranza. Il testo non è stato ancora recensito sul nostro sito, per il momento saranno gli autori a presentarcelo con la vivacità che solo gli scrittori hanno.
La vita quotidiana. Perché avete scelto questo tema?
LS: Non ho mai scritto dei racconti fantastici o fantascientifici anche se a volte, scavando nelle pieghe dell’io di qualche “personaggio disturbato o imperscrutabile” ho rasentato di molto il limite del surreale. Narrare della quotidianità significa raccontare storie che sono le nostre storie, attuali, concrete. La cantante romana Paola Turci in un nuovo testo, assieme all’amico e collega Marcello Murro ha scritto: “Le storie degli altri, ci insegnano la nostra”. Condivido pienamente.
SC: Perché si racconta appunto il quotidiano, ciò che la mente ha accantonato, torna poi alla luce con la fantasia.
Se dovessi descrivere questo libro con una sola parola quale sceglieresti?
LS: Riflessivo.
SC: Cammini di Vita.
Due autori, un solo libro. Come giudichi questa collaborazione?
LS: L’esperienza di scrittura a quattro mani con la Carresi è stata stimolante e interessante. Pur non essendoci punti di cesura nella scrittura, come hanno sottolineato i critici, il libro è la summa di due stili, tecniche, esperienze di vita, sensibilità e visioni del mondo. Ben amalgamate e difficilmente individuabili.
SC: Un’esperienza curiosa e interessante, un ping-pong ad alimentare la fantasia e la realtà.
Chi è o chi dovrebbe essere oggi lo scrittore?
SC: Lo scrittore, a mio avviso, dovrebbe essere uno che racconta ciò che ha osservato, portando in vita personaggi e luoghi affiancati dalla fantasia.
Da esordiente come giudichi la situazione italiana?
LS: Non è una novità che la situazione editoriale italiana sia un po’ difficile, complice anche la crisi economica del momento che sta investendo ogni ambito della produzione. Credo che bisognerebbe investire di più sulla cultura, su ogni ambito di essa, e che il parametro della meritocrazia – scomparso ormai nel Belpaese –torni a dominare.
SC: La situazione italiana è pessima su tutti i fronti, per non dire drammatica, tuttavia sono per sostenerla andando avanti lavorando e impegnandosi in questo Paese. Scrivere può aiutare.
Per il futuro hai in mente altre collaborazioni?
SC: Il futuro è una scommessa per tutti, lo è sempre stato, tuttavia il coraggio e la positività è l’unica certezza per averlo.
Un saluto ai tuoi lettori e al sito “Gli amanti dei libri”
LS: Un grande saluto al sito “Gli amanti dei libri” e grazie mille per l’attenzione nei nostri confronti per questa intervista interessante, fresca e di facile lettura.
SC: Se siamo piaciuti, fatecelo sapere, potremmo avere ancora molte cose da raccontare.