Gli avidi e meschini maiali verdi hanno rubato le uova d’uccello per mangiarsele, ma gli Angry Birds non gli daranno tregua, è in gioco la loro sopravvivenza! No, non stiamo delirando, stiamo raccontando la trama di un fenomeno che è diventato un vero e proprio record mondiale, stiamo appunto parlando degli “Angry birds”. Il successo degli uccellacci arrabbiati ha spopolato ovunque, 1 miliardo di download nelle app degli smartphone, 500 milioni di visite su youtube, 20 milioni di fan su facebook e 550.000 followers su twitter, insomma un caso mondiale in continua ascesa. Ma questi antipatici pennuti non si fermano qui, stanno infatti per arrivare anche in libreria. Magazzini Salani ha acquisito i diritti per la pubblicazione in Italia dalla casa finlandese che li ha creati, la Rovio. Noi abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Sanna Lukander, direttore editoriale della sezione libri di Rovio, e le abbiamo rivolto qualche domanda.
Come nasce l’idea di Angry Birds? Adesso è un fenomeno diffuso a livello mondiale, ma da dove deriva tutto?
La nascita di questo progetto è stata un’idea davvero creativa che venne ai nostri ragazzi che si occupano di videogiochi. Si tratta infatti del loro cinquantaduesimo gioco – ne avevano in precedenza già creati altri 51. Quest’idea, quindi, è nata in un momento di continua creazione di nuovi prodotti, è stata sviluppata poi molto professionalmente, in modo assai creativo ed originale. Questo gioco è il risultato di questo processo.
Secondo lei perché questi uccelli arrabbiati hanno conquistato il mondo dei ragazzi e non solo?
La cosa divertente è che di fatto hanno conquistato il mondo dei più giovani quanto quello di coloro che non lo sono più. Non si tratta di un gioco per bambini, tanto quanto non si tratta di un gioco per adulti. Tutti ci giocano e un’altra cosa incredibile a dirsi è che la percentuale di fruitori è ugualmente suddivisa tra uomini e donne, quindi ci sono anche molto donne che giocano con gli Angry Birds. Perché piace a tutti? Piace a tutti perché i personaggi sono vividi, semplici, e davvero adorabili. E’ un gioco molto semplice, ma anche molto divertente ed è soprattutto che ti premia costantemente. Questa è una caratteristica importante. Inoltre, anche quando commetti un errore il tutto risulta divertente e comico: è un gioco davvero positivo e gratificante, questo è fondamentale. In più i suoni sono ottimi, la veste grafica è carina, pulita e semplice. Sono tante cose che unite creano un mix vincente.
Quindi questo suo essere così essenziale si trasforma nella vera carta vincente?
Ci sono in realtà più caratteristiche che lo fanno funzionare. Non dobbiamo dimenticare infatti il grande lavoro e la professionalità che stanno dietro questo prodotto, e nemmeno quel pizzico di fortuna. Tutti sono molto contenti che la gente ami così tanto questi personaggi, questo gioco e che voglia comunicare con l’azienda e con gli Angry Birds in ogni momento… è semplicemente perfetto.
Quanto è stato decisivo il ruolo dei supporti tecnologici (applicazioni per smatphon e tablet, youtube, social network, etc…) per il successo del prodotto?
Per quello che ne capisco io – vengo dall’industria pubblicitaria, non sono una delle persone che si occupano dei giochi – per questo tipo di gioco i tablet e gli smartphone sono stati sicuramente importanti, hanno una tempistica perfetta.
E qual è stato il ruolo dei social network nello sviluppo degli Angry Birds?
Ora che la comunicazione con i fan è costante, sicuramente condiziona come pensi e come sviluppi l’azienda e anche come sviluppi tutto quello che fai; è un’aspetto importante.
Io vengo dall’editoria tradizionale e ora che lavoro per Rovio e gli Angry Birds è tutto molto differente da prima; qui siamo in costante comunicazione con la gente, è davvero meraviglioso poter comunicare tutto il tempo. Il rapporto è diretto e assolutamente auto-motivante perché non c’è alcun bisogno di chiedere, i fan ci parlano, ci raccontano; abbiamo una squadra che si occupa dei social media: queste persone sono costantemente in dialogo con i fan, è fantastico poter comunicare con loro.
In più ora c’è anche la possibilità di giocare su facebook: è davvero interessante perché quando la gente gioca su facebook è in costante competizione con gli altri giocatori; quando giochi con il tablet sei da solo e non puoi comunicare quello che stai facendo, tuttavia quando giochi ad Angry Birds su facebook hai costantemente i tuoi avversari lì con te. Questa è l’ennesima nuova caratteristica, molto importante anche per gli Angry Birds.
Cosa ne pensa dell’idea di diffondere gli Angry Birds anche attraverso i libri, come state facendo in Italia con Salani? Crede sarà un successo?
Oh, sì, crediamo che la gente sia interessata a leggere dei birds e dei pigs. Le persone hanno bisogno, vogliono sapere di che cosa si tratta e sono motivate a leggere e ad imparare. Per esempio ora che abbiamo in uscita un gioco sullo spazio, avremo alcuni prodotti spaziali, come il nostro libro spaziale in collaborazione con National Geographic. Crediamo che la gente sia interessata e che l’unione tra gli Angry Birds e il tema dello spazio in un libro educativo, nella cooperazione tra Rovio e National Geographic possa essere una buon a cosa. È molto interessante essere in grado di lavorare per la lettura e la letteratura anche da questo punto di vista – quello che facciamo è creare vera letteratura, nonché storie ottime e di valore.
E riguardo l’accordo con i Magazzini Salani per la pubblicazione dei libri?
Salani ha già acquisito i diritti stranieri per alcuni dei libri e spero che considerino la possibilità di pubblicare anche altri nostri prodotti in Italia. Siamo molto contenti di questa nuova collaborazione e siamo davvero felici di essere qui con loro. È una grande marchio, e un gruppo davvero simpatico. Siamo lieti di avere Salani come editore italiano per il primo prodotto. Sono sicura che i libri saranno un successo e spero saremo in grado di proporre altri prodotti di ottima qualità che la gente potrà gustare ed apprezzare.