Focus on… mEEtale

Secondo attesissimo appuntamento con i protagonisti dell’Incubatore – Salone del Libro di Torino 2012. I protagonisti di oggi sono ben tre! Omar Speranza, Cristiano Nenna e Fabio Biccari ci spiegheranno infatti il loro curioso e interessante progetto, la loro creatura: mEEtale.

Da dove ha origine l’idea di mEEtale? La vuole spiegare ai nostri lettori? Siete una casa editrice? O una community? Come vi definireste?

L’idea nasce dal desiderio di fare qualcosa, qualcosa di significativo intendo, per favorire le persone che hanno un piccolo sogno di grandezza nascosto fra le proprie aspirazioni e capacità artistiche.
Siamo una community nel senso che il nostro è un social network, che sta pian piano allargando il proprio bacino di frequentatori, ma il portale non si limita ad essere uno strumento di ciarleria o di incontro. mEEtale svolge un ruolo di publishing, ma che per come è pensato non lo inquadra appieno come casa editrice. La pubblicazione è totalmente gratuita e non invade i diritti d’Autore dei propri Scrittori, siamo una mosca bianca, un’anomalia endogena al sistema editoriale, ma credo pur sempre una bella anomalia. (Fabio)

C’è una cosa che mi incuriosisce molto, in quanto personalmente lo reputo molto difficoltoso. Come avete trovato il nome? Da dove ha origine “mEEtale”? Che significato ha?

mEEtale è la contrazione della frase “meet a tale” (incontra un racconto). Per la scelta del nome abbiamo vagliato diverse ipotesi tirate fuori in un brain storming fra noi tre durato un intero pomeriggio. Ci interessava un nome dal sapore internazionale, che potesse funzionare anche all’estero perché, non lo nascondo, ci piacerebbe portare internazionalizzare il Progetto, inoltre il dominio era libero, quindi era lui. Che sia di difficile pronuncia ce ne accorgiamo noi stessi ogni qualvolta ne parliamo con altre persone, ci tocca fare lo spelling, ma chissà, magari un giorno diventerà un nome di uso comune. (Omar)

Essendo ora all’interno del mondo dell’editoria, com’è? Ci sono delle difficoltà che avete riscontrato in questo mondo? Aspetti che prima non pensavate esistessero? Quali?

Nel mondo dell’editoria ci siamo appena affacciati, abbiamo ancora così tanti passi da compiere che non ritengo di potermi pronunciare in merito. Spero di poter rispondere fra un anno a questa domanda, perché ciò significherebbe aver portato a compimento alcuni step che abbiamo in mente e che pensiamo possano far felici i nostri Autori ma anche i nostri Lettori. (Omar)

Nella vostra presentazione si legge: “è l’autore stesso a decidere se rendere disponibile la propria opera per il download in formato Pdf ed Epub e se stabilire un prezzo per il trasferimento del file, vedendosi riconosciuto in questo caso il 100% del ricavato.” Non c’è quindi una scelta degli autori? Tutti pubblicano tutto?

mEEtale nasce per non svolgere un vero e proprio ruolo editoriale. Diciamo che arriva laddove le logiche economiche di una casa editrice si fermano, è il suo DNA anomalo, la sua diversità. mEEtale è uno spazio libero in cui chiunque, nel rispetto verso il prossimo, può esprimersi come meglio può e crede. Ciò significa che la qualità non è sicuramente omogenea, certo, ma è frequentando lo stesso portale, parlando con gli altri Utenti, leggendo lo storico dei commenti ai vari Libri, conoscendo gli stessi Autori, che ci si fa una prima idea su ciò che si ha di fronte.
mEEtale è la democraticizzazione della libertà di espressione!
Non ti nascondo che all’interno di mEEtale ci sono delle piccole perle, che vorremmo coinvolgere più direttamente nelle prossime evoluzioni che il Progetto avrà. (Cristian)

Forse la domanda è un po’ prematura, data la breve vita del vostro progetto, ma sicuramente ci avrete pensato. Come riuscire a farcela in un contesto così difficile? Ci sono delle carte vincenti che pensate di avere o che volete adottare?

La cosa da considerare è che mEEtale è una figura anomala per il mondo dell’editoria, quindi parlare di successo, di strategie o di prospettive future per noi è sempre difficile.
mEEtale ha davanti a sé delle opportunità, dettate dalla sua stessa natura, che le case editrici tradizionali non hanno, ma incontra anche delle difficoltà che le case editrici tradizionali non incontrano. Se un potenziale investitore ci chiede di parlare di business o ritorni economici di un suo eventuale investimento, noi ci voltiamo dall’altra parte, perché quella persona non ha capito cosa è ma soprattutto cosa può diventare mEEtale. Quindi così com’è difficile incasellare nel mondo dell’editoria il nostro ruolo, è ancora più difficile parlare di prospettive future se non si abbandonano i comuni e consueti strumenti di analisi. (Fabio)

Per concludere, abbiamo in mente delle cose, ma la principale di esse è cercare di far capire a più persone possibile mEEtale cos’è. È questo il punto di partenza senza il quale non andremo da nessuna parte. Far capire che mEEtale è un’occasione, non solo per gli Autori in cerca di Lettori. mEEtale è un’occasione anche per le case editrici tradizionali, che possono avvalersi di noi per avere un punto di vista aggiuntivo sul mondo della Scrittura oggi. Se mEEtale, con la sua filosofia, si diffonde sempre più fra gli Scrittori emergenti e chissà, fra gli Scrittori già affermati, e fra i Lettori, be’ allora mEEtale potrebbe diventare un punto di riferimento per il pubblico e per gli addetti ai lavori. Quindi per rispondere alla tua domanda, la carta vincente di mEEtale è nella sua diffusione, la cosa più importante che si possa fare per mEEtale è parlarne, raccontarlo, diffonderlo. (Cristian)

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