Viaggio in Sardegna – Michela Murgia

Titolo: Viaggio in Sardegna
Autore: Murgia Michela
Data di pubbl.: 2008
Casa Editrice: Einaudi
Genere: Saggi
Pagine: 198
Prezzo: 12
INTERVISTA ALL'AUTORE

Chiamarlo “guida” è riduttivo, questo libro è un vero e proprio Viaggio attraverso la Sardegna. E’ un percorso non convenzionale, pur trattando i “temi classici”: i nuraghi, i sassi levigati dal vento e il mare con i suoi 1800 km di coste. Michela Murgia da scrittrice di successo diventa antropologa, archeologa e storica.

L’autrice rivela l’amore per la terra natìa, con tutta la forza della sua scrittura. Il viaggio è diviso in undici percorsi.

Una citazione che piace molto agli Amanti dei Libri è questa:

“Il numero di scrittori sardi viventi, pubblicati nella sola categoria del romanzo, è talmente elevato che calcolandone l’incidenza sulla bassa densità demografica della popolazione si ottiene un rapporto di uno ogni settemila abitanti: praticamente quasi ogni paese ha il suo scrittore. E’ come se la Sardegna avesse fatto per secoli silenzio di sé e ora, attraverso il coro molteplice delle sue diversissime voci, non vedesse l’ora di raccontarsi al mondo”. Pag 45

Non ci sono dei veri personaggi, ma nel viaggio si incontrano miti e leggende, come quelle sulle piccole fate chiamate Janas o sul Componidori, una figura sacerdotale cavalleresca che porta armonia nelle cose secondo un ordine preciso che si manifesta nei riti di fertilità. E’ così che il testo si arricchisce e la trattazione scientifica – storica diventa un racconto affascinante.

L’autrice dà dei suggerimenti per vedere panorami mozzafiato, narra la storia delle miniere e anche delle prime rivolte sindacali del mondo industriale.

Quando la scrittrice parla del mare, il confine della Sardegna, rende chiaro il proprio punto di vista:

“Per scegliere in quale angolo di mare andare a curiosare o a riposarsi si possono seguire molti criteri…la differenza quindi non è il mare a farla, dato che in Sardegna è bello ovunque: piuttosto è l’entroterra a costruire un fattore determinante di scelta…per non avere delusioni cocenti, più che il tipo di mare che si vuole vedere diventa quindi importante capire che tipo di visitatore si è.” pag. 52

“ Se in estate ogni angolo di Gallura ha il suo padrone munito di barca, visitandola in primavera, oltre che a beneficiare del volto più verde e gentile di una terra altrimenti fatta soprattutto di roccia, si può constatare lo straniante abbandono da day after tipico di molte zone costiere di villeggiatura…chi ha visto questo spettacolo, a suo modo suggestivo, apprezza doppiamente il modello di sviluppo rappresentato dalla città costiera di Alghero, il cui fascino attrattivo esteso ai dodici mesi dell’anno è basato su principi completamente opposti…” pag. 53

Poi la Murgia racconta dei suoni, delle voci e degli strumenti per la musica che servono per scandire la vita, in particolare il launeddas antico strumento a fiato:

“la sacca non esiste e la continuità del suono viene ottenuta con la difficile tecnica del respiro circolare , che permette al suonatore, usando le guance come sacca d’aria, di non interrompere mai il flusso del respiro.”

Infine tratta i temi dell’indipendenza, dell’acqua e della femminilità incarnata nelle donne sarde.

All’inizio troviamo due cartine: una relativa alle regioni storiche e l’altra orientativa. All’interno del libro invece ci sono nove piccole fotografie in bianco e nero, mentre in appendice vengono fornite delle utili indicazioni con luoghi di interesse culturale, festival , parchi e cibo (con numeri di telefono, indirizzi email e siti internet).

Unico “difetto” di questo libro è l’essere davvero specialistico. Mi sarebbe piaciuto che la scrittrice avesse approfondito la parte delle leggende, ma mi rendo conto che l’obiettivo è quello di fare un viaggio a tutto tondo per rendere omaggio all’isola. Forse ci sarebbero voluti non undici percorsi, ma undici diversi libri per contenere tutta la passione della Murgia.

L’invito della Murgia a scoprire un’isola diversa, fuori dalle rotte commerciali, ma anche vista aldilà del solito spazio – tempo delle ferie estive, potrebbe essere raccolto da Voi durante queste vacanze invernali. Perchè non sostituire alla solita settimana sulla neve, sette giorni tra storia ed arte sarda?

Buon viaggio!

 

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