Autore: James McBride
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Commedia, Romanzo storico
Traduttore: silvia castoldi
Pagine: 440
Prezzo: 18.50
Nel 1859 gli Stati Uniti d’America non sono ancora la grande repubblica che si è imporsta sul panorama mondiale ma un insieme di Stati, molto diversi tra loro e uniti da una fragile tregua. Il Nord, progressista e liberale contrappone il suo stile di vita a quello del Sud, conservatore e ancora in larga scala schiavista. La situazione non può durare ancora a lungo e in tutta la nazione si stanno facendo sentire sempre di più le voci di coloro che vorrebbero abolire la schiavitù e non si tratta solo di persone di colore ormai stanche della disumana condizione da cui, da secoli, si ritrovano costrette le persone di origine africana, ma anche gruppi di persone bianche che reputano le condizioni della schiavitù come qualcosa di immorale e sbagliato. È in questo panorama che emerge la figura (storica) di Jhon Brown, uno statunitense di origine irlandese che, rifacendosi ai propri ideali di libertà e alle sacre scritture, inizia un lungo percorso teso a liberare le persone di colore dalla loro condizione di schiavitù. John Brown, un giorno come molti altri, arriva in un piccolo paese del Kansas schiavista, nella bottega dell’Olandese dove Pa, un vecchio uomo di colore, lavora come Barbiere e come predicatore del vangelo. A seguito delle continue bestemmie riportate dall’Olandese e desideroso di liberare gli schiavi, Jhon uccide il proprietario e invita Pa e suo figlio, Henry, a unirsi al suo esercito. Tuttavia, a causa di un errore di pronuncia, John crede che Henry sia una ragazza (che chiamerà Cipollina o Henrietta) e userà questo trucco per portare avanti la sua missione senza destare sospetti.
Il romanzo di James McBride utilizza la storia di Jhon Brown, storico guerrigliero antischiavista impiccato nel 1859 (agli albori della Guerra Civile) come canovaccio per la propria storia, ricavando un romanzo affascinante e divertente.
Jhon è un vecchio uomo burbero e, a modo suo, innocente che guarda il mondo con passione e animato da grandi ideali. Nel suo essere una persoan semplice e non istruita, Jhon porta avanti la sua battaglia contro l’ingiustizia con arguzia e determinazione. È uno stratega nato, che utilizza la guerriglia e il disordine come strumento di vendetta contro gli schiavisti. Allo stesso tempo è capace di essere un personaggio profondo e saggio, che riesce a dispensare, in modo crudo e anche divertente, delle vere e proprie perle di saggezza. La vicenda si anima intorno all’equivoco che vede Henry, il giovane figlio del barbiere di colore Pa, trasformato in una ragaza. L’episodio, in sé molto divertente , viene mantenuto in continuazione per una lunga parte del romanzo (il narratore ci avverte che pur essendo un uomo ha trascorso la maggior parte della sua vita come donna) dando origine a gag (più o meno volute) decisamente piacevoli e divertenti.
La storia, che affonda le sue basi sulla Storia Americana contemporanea, è narrata attraverso gli occhi di Henry. La voce narrante presenta i propri ricordi con delicatezza e spontaneità come avrebbe potuto raccontare un povero bracciante di colore nel 1800. A fare da cornice a tutta la storia è il ritrovamento del diario, nella vecchia chiesa battista di persone di colore, nella quale sono conservate le memorie e lo “spirito” del protagonista. Il libro di Mc Bride ripercorre, con ironia e intelligenza, uno dei momenti più duri e terribili della storia americana facendo riflettere e divertendo il proprio lettore. Una lettura interessante e stimolante che arriva in un momento storica delicato come quello che stiamo vivendo. Da questo romanzo è stato tratto una fortunata serie televisiva.