Siria, nasce la biblioteca per salvare i libri dalle bombe

siriabiblioteca2A Darayya, una cittadina nella periferia a sud di Damasco, un gruppo di ragazzi volontari ha iniziato a raccogliere i libri ritrovati nelle case bombardate, perché sanno che quelli saranno i mattoni sui quali ricostruire il loro Paese quando tutto sarà finito. Da questa iniziativa è nata una biblioteca contenente, al momento, 11 mila volumi. Ma non si tratta di un’opera di sciacallaggio: quando la guerra civile, che dura da più di quattro anni e mezzo, sarà conclusa, i libri torneranno ai legittimi proprietari. Da quando sono iniziati i bombardamenti, le attività culturali e universitarie sono cessate, ma, con una spinta proveniente dal basso, i ragazzi siriani hanno deciso di recuperare i libri trovati nelle case distrutte e creare una biblioteca che non fosse solo un semplice deposito, ma un luogo “vivo” in cui permettere lo scambio di idee a chi non vuole farsi schiacciare dalla disperazione. Sono stati soprattutto gli studenti universitari, che sono stati costretti a interrompere i loro studi, a lavorare per la creazione di questo luogo partecipativo e culturale. Migliaia i volumi trovati e schedati, ma anche catalogati in base al luogo di provenienza, in modo tale da poter essere restituiti ai legittimi proprietari una volta terminato il conflitto. In un ampio sotterraneo, al sicuro dalle bombe, sono state sistemate librerie, tavoli e sedie per la lettura. Fra le opere, ordinate alfabeticamente e tematicamente, ci sono libri della letteratura araba, ma anche testi stranieri e opere di filosofia e teologia.

Sul sito di giornalismo partecipato Les Observateurs, Abu Malek, uno degli artefici della biblioteca di Darayya, ha raccontato quello che la biblioteca rappresenta nella sua vita:
Creando la biblioteca ho ritrovato uno scopo nella mia vita. Non passo più giornate intere fra la noia e il timore di nuovi bombardamenti. Adesso do i miei consigli a quelli che vengono a prendere in prestito un libro, discutiamo insieme delle nostre ultime letture. La nostra prossima tappa è sarà integrare la nostra collezione di libri con film documentari che potranno essere guardati sul posto, ma ci mancano ancora i soldi”.

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