“In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso. Senza pensare a niente, cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco, bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come una mosca su un muro: e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano piano l’anima del luogo mi si rivela”.
Si è da poco concluso all’ Arena Book Stock l’incontro con Simonetta Agnello Hornby che al salone internazione del libro di Torino ha raccontato “La mia Londra”(Giunti Editore), un romanzo che si legge come una guida turistica della città in cui la scrittrice vive e lavora dal 1963. E’ una mappa di Londra divertente e personalissima quella che la Hornby ci regala: fatta di aneddoti e di racconti di vita vissuta narrati con la schiettezza, l’ironia e l’autenticità a cui la scrittrice ci ha abituati in tutti i suoi romanzi.
Simonetta Agnello Hornby invita tutti i suoi lettori a scoprire i segreti di una città che sa rispettare le proprie tradizioni, “in cui la monarchia tiene uniti ed è un simbolo di identità” ma che sa anche continuamente rinnovarsi, un paese tollerante e democratico che offre alle persone di tutte le etnie la possibilità di lavorare e che sa superare i pregiudizi.