Novità in uscita nella settimana dall’1 al 7 aprile…

ROMANZI

“Guarda la cocaina, vedrai polvere. Guarda attraverso la cocaina, vedrai il mondo.” Uno straordinario romanzo-verità. Il viaggio di un grande scrittore nei gironi infernali del mondo contemporaneo. L’assalto del narcotraffico ai santuari dell’economia mondiale. L’istantanea di un’epoca ossessionata dalla dipendenza. Dal guadagno. Dal consumo. La cocaina è la merce più usata, trafficata, desiderata del nostro tempo. È il sogno dell’eccesso senza limiti che corrode le nostre vite e la nostra società. Il petrolio bianco che accende i corpi ma distrugge le menti. Il libro più atteso dell’anno. Il ritorno di Roberto Saviano sette anni dopo Gomorra.

“Zero zero zero” di Roberto Saviano. Dal 5 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

 

Catalogna, 1161. Non si può perdere altro tempo, l’abate Berenguer del monastero di Sant Pere de Rodes deve subito dare inizio ai lavori di ristrutturazione della cattedrale in vista del Giubileo. Grazie a un generoso benefattore, l’incarico viene affidato al maestro scultore Peire, che giunge sul posto con la giovane figlia Càndia. Blai, un orfano cresciuto tra le mura del monastero sotto la tutela di Sebastià, il responsabile dell’ostello dei pellegrini, segue con fascinazione l’artista Peire all’opera e cerca di emularlo, scoprendo così un talento innato che lo porta a collaborare ai lavori, mentre cresce in lui una passione per la bella Candià. In poco tempo, le attività di restauro rompono la quiete di quel luogo di preghiera e pellegrinaggio, tanto che un traditore ne approfitta per sottrarre le sacre reliquie di san Pietro custodite da secoli nella cripta della cattedrale, un atto vile che mette a repentaglio l’intero monastero e i suoi rapporti con l’autorità papale. Non resta che recuperare il prima possibile le reliquie – anche perché nascondono un segreto dirompente – e l’abate Berenguer sa che l’unico in grado di farlo è Sebastià, visto il suo passato di crociato e abile cavaliere. Così, aiutato dal giovane e impavido Blai, l’uomo parte per una missione disseminata di temibili ostacoli, in una corsa contro il tempo per salvare uno tra i simboli più venerati della Cristianità e, soprattutto, le ragioni stesse dell’esistenza della Chiesa di Cristo… 

“La cattedrale del mistero” di Núria Esponellà. Dal 4 aprile in libreria. Tre60 editore.

 

È mattina presto e la luce dell’alba deposita un minuto pulviscolo dorato sugli scaffali dello studio dell’anziano Kogito, uno scrittore famoso in tutto il Giappone. L’uomo sta guardando, come paralizzato, il contenuto di un’enorme e vecchia valigia: centinaia di audiocassette, tutte registrate dal suo più vecchio e caro amico, Goro, famoso regista e fratello di sua moglie. Gorō gli ha spedito la valigia pochi giorni prima, accompagnata da un messaggio enigmatico. E poco dopo Kogito è venuto a sapere che l’amico si è tolto la vita. Senza lasciare scritto nulla, senza un perché. Kogito cerca una spiegazione proprio nella voce di Gorō, che ha affidato le sue ultime parole a quei fragili nastri. Parole che portano l’anziano scrittore in Germania, alla ricerca di una donna misteriosa che ha conosciuto Gorō e che custodisce un libro speciale. Un libro che parla di un’antica leggenda, la storia di un bambino scambiato, e risulta legato a doppio filo a un avvenimento di molti anni prima che ha sconvolto la vita di un’intera famiglia. Ma è tra le brumose foreste del sud del Giappone che si nasconde la verità sul segreto che Gorō ha custodito per decenni nel suo cuore. Ed è lì che Kogito deve trovare il coraggio di tornare.

“Il bambino scambiato” di Kenzaburō Ōe. Dal 4 aprile in libreria. Garzanti editore.

 

Spagna, 1544. Mariana ha un animo ribelle. Figlia di un nobile castigliano, fin da bambina passa le sue giornate tra gli scaffali della vecchia biblioteca. Solo circondata dai libri si sente veramente sé stessa. Immersa nella lettura trova rifugio dalla rigidità e dall’oppressione della sua famiglia, attraverso le parole immagina un futuro diverso. E adesso che è entrata al servizio del re, sembra aver conquistato la sua libertà. Ma l’indipendenza a lungo sognata non dura che un istante. Il suo destino è già scritto, suo fratello ha deciso per lei: andrà in sposa al viceré nel lontano Nuovo Mondo. Eppure, inaspettatamente, in questa terra dal fascino antico le svela una strada per la felicità che passa per le pagine di un prezioso taccuino. Sotto cieli di straordinari colori, in valli sconfinate dai mille profumi, sopraffatta da una passione sconosciuta, scopre una nuova forma di libertà: l’amore. Miguel conquisterà il suo cuore, proprio lui che lei non può amare…  Dopo il successo di La ragazza e l’inquisitore con cui ha conquistato lettori e librai, con Il vento che sa di miele e cannella Nerea Riesco si è aggiudicata i più prestigiosi premi letterari in Spagna ottenendo anche il favore della critica. Una storia di desideri profondi e svolte inaspettate sullo sfondo del regno spagnolo nel Nuovo Mondo.

“Il vento che sa di miele e di cannella” di Nerea Riesco. Dal 4 aprile in libreria. Garzanti editore.

 

Con Anna Bolena, una questione di famiglia torniamo alla corte di Enrico VIII, là dove si era interrotto il racconto in Wolf Hall. Siamo nel 1535, il primo ministro Thomas Cromwell è riuscito a imporre il volere del re Enrico VIII sul papa, e a ottenere l’annullamento del primo matrimonio del sovrano con Caterina d’Aragona, in favore di Anna Bolena. Ma ora la situazione dell’Inghilterra nei confronti degli altri paesi europei si fa ancora più critica, e Anna non viene considerata in grado di dare un erede maschio alla corona. Di nuovo, Cromwell deve trovare una soluzione e l’attenzione si sposta su una modesta dama di compagnia, Jane Seymour, destinata a diventare la terza moglie di Enrico, successivamente alla condanna per stregoneria e adulterio di Anna, e la sua cruenta esecuzione. Hilary Mantel si concentra su un anno cruciale della storia moderna, componendo con una capacità unica un movimentato mosaico di personaggi e proiettando il lettore in un vortice di eventi che smettono di essere storici per divenire tangibili presenze a noi contemporanee.

“Anna Bolena, una questione di famiglia” di Hilary Mantel. Dal 4 aprile in libreria. Fazi editore.

 

Il Principe l’ha risvegliata da un lungo sonno e l’ha portata nel suo castello, dove la Principessa Bella ha conosciuto il piacere e il dolore, e ha scoperto che possono essere una cosa sola e alimentarsi reciprocamente. Ma poi l’amore per Tristano, un principe schiavo come lei, l’ha spinta a disobbedire e la punizione è stata terribile. Ammassati su un carro con altri ribelli, i due giovani sono stati trasportati al villaggio per essere venduti all’asta sulla pubblica piazza. Per loro non ci saranno più le raffinate torture della corte, ma solo la ferrea disciplina e la dura sferza di nuovi padroni, finché non impareranno la lezione e saranno pronti, forse, a tornare un giorno al castello, sottomessi com’è giusto che siano. Eppure anche al villaggio, nonostante le ripetute umiliazioni o forse proprio grazie a esse, Bella e Tristano sapranno trovare il piacere che hanno imparato a conoscere alla corte e si legheranno di un rapporto speciale ai loro nuovi, avvenenti padroni. Dimentichi di ciò che erano un tempo, i due giovani vivono nuove, esaltanti esperienze sessuali, ma un pericolo incombe e le loro esistenze stanno per essere di nuovo sconvolte…

“Abbandono” di Anne Rice. Dal 4 aprile in libreria. Longanesi editore.

 

La memoria di un fatto di sangue «privato» confuso nel massacro della seconda guerra mondiale. Il peso di un atto di giustizia. Bambino e adolescente nell’Italia fascista, Piero cresce nella provincia romagnola in una famiglia di origine contadina, non ricca ma benestante, con un padre militare, una madre, che presto lo lascia orfano, una nonna dal carattere aspro e una schiera di zii e cugini che sembrano rappresentare l’intera varietà dei caratteri nazionali. Lo scoppio della guerra lo costringe a crescere più in fretta. Ma l’età è l’età, così, quando il padre, all’improvviso, si presenta con una nuova moglie, Fiamma, giovane, bella e dal passato oscuro, lui è colto da turbamenti che gli suscitano confusione e sensi di colpa.  Gli eventi bellici, però, soffocano presto i sentimenti personali, o almeno così pare, perché Fiamma, lasciata dal marito − richiamato al proprio dovere − nella casa di famiglia, sarà al centro di una vicenda dove questioni private e Storia si intrecceranno in modo drammatico. E alla fine di tutto, Piero si assumerà la responsabilità di un atto di giustizia che lo segnerà nell’anima, lasciandogli per il resto della vita il dubbio su quale sia stata la molla che lo ha spinto a «emettere la sentenza».

“La certezza del ricordo” di Carlo Flamigni. Dal 4 marzo in libreria. Dalai editore.

 

Andrea detto Osso, Martina detta Pupetta, Marco detto Gaga, tre trentenni senza grazia di Dio, funzionano così: non sopportano le minchiate. Le minchiate e i pidocchi. E Lortica, il piccolo paese siciliano dove sono cresciuti e da cui sono andati via per inseguire studi lavori e amori, a Roma Berlino e Praga, ne è infestata. Il sindaco racconta minchiate, ma anche il comandante dei carabinieri, persino un ministro della Repubblica. Alla minchiata più grossa, una menzogna sui fratelli Bonanno, che a Lortica volevano aprire un negozio di fiori e per questo sono stati ammazzati dai pidocchi, i tre amici decidono di tornare in paese con un piano: istituire una squadra di sabotatori delle minchiate e mettere tutto a soqquadro assieme all’aiuto di Mario detto Mario, quarantenne scorbutico e idealista. Tra discoteche scalcagnate, musica elettronica rock e tarantelle, pupi cannoli e templi greci, il mare d’agosto e le campagne riarse, Montalbano e Il Gattopardo, attentati all’ordine pubblico e scazzottate indimenticabili, questa brigata di antieroi riesce a far esplodere molti luoghi comuni sulla Sicilia e sull’Italia. Fino a una rocambolesca sfida finale e una risposta tutta loro alla domanda: come li scacciamo questi pidocchi?

“Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia” di Giuseppe Rizzo. Dal 3 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

 

Arcipelago dell’insonnia narra la storia di tre generazioni di una facoltosa famiglia del Portogallo rurale: dall’ascesa, grazie alla caparbietà e al dispotismo del capostipite, fino all’ineluttabile crollo. Si avvicendano e si mescolano in modo frammentario le voci dei protagonisti, come anche i piani narrativi del presente e del ricordo, senza rispettare la sequenzialità temporale o semantica, né instaurare soluzioni di continuità fra realtà e irrealtà. Al centro della narrazione c’è quel che rimane della casa colonica, intrisa di memorie; le intemperanze del patriarca che abusa delle serve e maltratta i contadini con l’appoggio del fattore, amico e fedele braccio destro; ci sono le vicende di due fratelli – di cui uno solo legittimo – trattati in modo impari dal padre, e c’è la voce dolente di un nipote affetto da autismo che paradossalmente, sebbene in modo onirico e visionario, dall’ospizio in cui è recluso, è l’unico a conservare piena memoria del passato familiare e a svelare i nessi segreti di tante storie. Ma la prosa sensazionale di António Lobo Antunes e il suo straordinario immaginario sono, come in tutti i suoi romanzi, i protagonisti assoluti.

“Arcipelago dell’insonnia” di Antonio Lobo Antunes. Dal 3 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

 

SAGGI

Il Giro d’Italia ha un sapore mitico: sembra esistere da sempre, eppure ha una sua storia, che accompagna e in cui si riflette la storia culturale e sociale dell’Italia. Questo libro la ripercorre, dagli esordi e nei suoi sviluppi, per circa un secolo. A fianco della narrazione scorrono, diventandone parte integrante, oltre duecento immagini d’epoca, in gran parte provenienti dall’archivio Torriani (sino a oggi inesplorato), di cui si utilizzano pure vari documenti, che conferiscono a questo volume significativi elementi di novità. Mimmo Franzinelli, da appassionato delle due ruote, ricostruisce le vicende del ciclismo agonistico italiano e della sua gara principale partendo dalla creazione stessa della bicicletta e dalle grandi innovazioni di fine Ottocento. Rievoca le gare pioneristiche, dal Giro di Lombardia del 1905 alla Milano-Sanremo del 1907, per concentrarsi poi sul Giro d’Italia, modellato sul Tour de France, la prima classica corsa a tappe. Ne sono protagonisti campioni quali Girardengo e Binda, Bartali e Coppi, ma anche straordinarie donne come Alfonsina Strada e oscuri gregari come Carrea e Malabrocca. Nel microcosmo delle due ruote si intravedono in filigrana i mutamenti epocali del Novecento italiano. Se a inizio secolo la bicicletta era ancora considerata una “macchina eversiva”, diverrà presto un simbolo della modernità, che ha i suoi cantori in poeti, narratori e giornalisti sportivi. Ci sono infine, ma non da ultimo, gli organizzatori, con cui il Giro d’Italia degli anni d’oro si è identificato: Armando Cougnet, promotore nel 1909 della prima edizione, e Vincenzo Torriani, il Patron dal 1949 al 1992. La narrazione culmina nell’ultima grande stagione del ciclismo, animata da Adorni, Gimondi, Moser, Merckx… Poi le cose sono cambiate: pesanti condizionamenti finanziari e l’esteso ricorso al doping hanno snaturato lo sport, ma questa è un’altra storia.

“Il Giro d’Italia” di Mimmi Franzinelli. Dal 3 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

 

Miles Davis (1926-1991) è uno dei massimi protagonisti del jazz moderno e contemporaneo, e in senso generale di tutto il Novecento sonoro. Non c’è novità stilistica che non l’abbia visto fra i principali protagonisti, se non fra gli ideatori. Davis è stato un maestro della tromba, che suonava con lirismo incomparabile, e un improvvisatore di genio assoluto; un uomo dal talento sconfinato ma anche dal carattere difficile, ambizioso ed esigentissimo; un collezionista di donne bellissime e intense, ma anche una persona profondamente legata alle sue radici afroamericane. È stato un punto di riferimento della vita jazzistica, e più in genere musicale e sociale, dal dopoguerra all’e-poca della collaborazione con Gil Evans e John Coltrane, dagli anni del jazz-rock alla sua finale assunzione in una sorta di pantheon mediatico. Questo libro è lo strumento ideale per carpirne i segreti, apprezzando tutte le sfumature del suo talento e della sua straripante umanità.

“Miles Davis” di Luca Cerchiari. Dal 3 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

 

 

GIALLI, THRILLER, NOIR

Si chiama Erik Maria Bark ed era l’ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto, terribilmente storto, e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso davanti al mondo intero di non praticare mai più l’ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l’otto dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. L’uomo all’altro capo si chiama Joona Linna ed è un commissario della polizia criminale con uno strano accento finlandese. C’è un paziente che ha bisogno di lui. Si tratta di un ragazzo poco più che adolescente, di nome Josef Ek. Ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è letteralmente coperto di tagli e ferite ed è ricoverato in grave stato di shock. Non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell’accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l’assassino vuole terminare l’opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. E c’è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che nonostante tutte le sue proteste, infrangerà la promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l’ipnosi funziona. Quello che l’ipnotista Erik Maria Bark non sa è che la verità che sta per affiorare alle labbra di Josef cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.

“L’ipnotista” di Lars Kepler. Dal 4 aprile in libreria. Longanesi editore.

 

 

VARIA

«Quello della diversità è un tema sempre ricorrente nelle vicende della mia vita. Una condizione umana che solo oggi e in maniera molto parziale sono riuscito a trasformare da motivo di discriminazione, e spesso di calunnia, in valore aggiunto.» Rosario Crocetta, neopresidente della regione Sicilia, vive da dieci anni sotto scorta per le minacce ricevute per il suo impegno nella lotta alla mafia.  Primo sindaco dichiaratamente gay in una grande città siciliana, comunista e cattolico, europarlamentare eletto nelle fila del Partito democratico, Rosario Crocetta racconta come si può credere e lottare per la legalità e lo sviluppo in una terra devastata dalle cosche.

“E io non ci sto” di Rosario Crocetta. Dal 4 aprile in libreria. Longanesi editore.

 

Siete stressati? O piuttosto siete oltremodo stressati? Tanto che non avete neanche il tempo per pensare a come alleviare la tensione e la fatica che vi tormentano? Il libro di Tony Wrighton sarà per voi un’ancora di salvataggio: un manuale agile, rapido, di un’utilità sorprendente che insegna a come raggiungere stati di rilassamento in un minuto (o anche meno) applicando tecniche e strategie basate sui principi della PNL. Come imparare il miracoloso massaggio virtuale, usare la tecnica del galleggiamento, addormentarsi presto e dormire profondamente, staccare la spina di TV, Internet, email, computer ecc. e recuperare un ritmo naturale…

“Rilassato in 1 minuto con la PNL” di Tony Wrighton. Dal 4 aprile in libreria. Vallardi editore.

 

È davvero possibile realizzare i propri sogni? Gli esercizi giocosi di questo Quaderno ci aiutano a scoprire che i sogni devono anche ispirare i nostri giorni, perché rivelano il nostro io più profondo. Benché spesso sogno e realtà siano presentati in modo antitetico, come se fossero due concetti opposti, di fatto solo coloro che hanno visioni, sogni e fantasie sono in grado di modificare la realtà modellandola sulle loro utopie. Essere capaci di sognare vuol dire essere pionieri del futuro!

“Quaderno di esercizi per realizzare i propri sogni” di Hervé Magnin. Dal 4 aprile in libreria. Vallardi editore.

 

La collera ha una cattiva reputazione: se ne diffida perché spesso è associata a violenza e aggressività. Ma anche la collera ha risvolti positivi: senza questa emozione, sarebbe difficile far rispettare i propri diritti o apportare dei cambiamenti intorno a noi. Si tratta dunque di addomesticarla, di imparare a sfruttare proficuamente la sua energia, senza farsene sopraffare. In fondo la rabbia è una delle 6 emozioni primarie, e ha dunque un ruolo fondamentale per la sopravvivenza… È quindi tempo di imparare a riconciliarsi con la collera.

“Quaderno d’esercizi per trasformare la propria collera in energia positiva” di Yves-Alexandre Thalman. Dal 4 aprile in libreria. Vallardi editore.

 

Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici  disinformati o in conflitto d’interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare. L’autore racconta il suo percorso verso la resilienza, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il PROGRAMMA POLITICO che voterebbe. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane e economiche (dal consumo d’acqua, ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’orto all’impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono.

“Prepariamoci” di Luca Mercalli. Dal 2 aprile in libreria. Chiarelettere editore.

 

Erri e Paolo sono entrambi napoletani. Sono diventati amici. Anche se Paolo vive e lavora in California. Erri comincia a scrivere, e Paolo risponde. Ne nasce una sequenza di missive in cui si parla di dna, di orologio circadiano, di olfatto, dei ritmi che cadenzano le risposte del corpo – e della psiche – alle sollecitazioni ambientali, e più in generale all’universo. Gli studi di Paolo Sassone-Corsi hanno a che fare, per l’appunto, con i geni clock che producono proteine all’interno di ogni cellula, accendendo risposte cicliche che governano le nostre funzioni fisiologiche. De Luca interroga, sollecita, provoca l’amico lontano. Sassone-Corsi cerca sintonie, spiega, si sottrae alla condizione segregata e oscura dello scienziato. Con leggerezza il clima fraterno del carteggio prende la forma di un’avventura dello spirito – Erri e Paolo sanno entrambi che la nettezza di certe risposte scientifiche corre accanto a un mistero che è ragione del sapere ma anche condizione umana. “Perché siamo qui?” è pur sempre la domanda e la risposta che poesia e scienza continuano a condividere.

“Ti sembra il Caso?” di Erri De Luca e Paolo Sassone-Corsi. Dal 3 aprile in libreria. Feltrinelli editore.

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