
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 296
Prezzo: € 18,00
L’antifascismo e l’europeismo sono due valori fondanti che oggi vanno tutelati, difesi. Valori per cui vale ancora la pena lottare, per dare ancora un futuro al concetto di democrazia.
Spetta a tutti noi lavorare per tenere in vita antifascismo e europeismo, oggi minacciati dai populismi e sovranismi sempre più aggressivi.
Ma spetta soprattutto agli storici mettere nero su bianco quello che è stato fatto nel Novecento per prevenire e sconfiggere i pericoli oscurantisti e sovranisti che minacciano la nostra democrazia e l’idea di Europa.
Antonio Tedesco, storico antifascista e socialista, direttore scientifico della Fondazione Nenni, studioso del federalismo, del socialismo e del movimento antifascista, ha appena pubblicato Morire per l’Europa. Storie di lotta e libertà, un libro molto interessante che contiene cinque biografie di alcuni importanti antifascisti che nella lotta al regime hanno contribuito con le loro idee federaliste a realizzare attraverso un’idea di Europa fondata sui valori di libertà e giustizia.
Antifascisti che hanno combattuto contro i totalitarismi e che sono morti per quell’idea di Europa federale, oggi ancora non realizzata e attaccata dai troppi sovranismi che pullulano.
«Il libro nasce – scrive nella premessa Tedesco – dall’idea di approfondire con nuove fonti archivistiche. L’impegno di alcuni protagonisti della lotta antifascista e federalista, con l’obiettivo di fornire ulteriori spunti di stimolo e di riflessione sull’argomento che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione di numerosi studiosi».
Marcello Pasquale, Mario Pistocchi, Libero Battistelli, Giorgio Braccialarghe, Eugenio Colorni, Eccoli i cinque antifascisti di cui Tedesco si occupa nel suo libro: una biografia collettiva che racconta un’intera generazione di antifascisti che credeva in un’Europa unita e antinazionalista e che ha combattuto ogni forma di totalitarismo, partecipando alla lotta dall’Italia e dall’esilio.
Tedesco, con grande partecipazione narrativa e con competente spessore storico, racconta queste cinque vite, indaga le vicende politiche e esistenziali di questi autentici e eroici combattenti dell’antifascismo e dell’europeismo italiano che erano disposti a morire per la loro idea di Europa e di libertà.
Libero Battistelli, intellettuale raffinato, precoce europeista, morto in Spagna durante la Guerra Civile, può essere considerato il portavoce ideale di questi cinque antifascisti. Il sacrificio e l’esempio di Battistelli li rappresenta tutti.
Amico di Carlo Rosselli, aderisce a Giustizia e Libertà, Libero si sente orgoglioso di appartenere a quella formazione che considera il miglior prodotto dell’antifascismo.
Uomo di pensiero e di grande intelligenza politica non rinuncia all’azione e porta sui campi di battaglia della Spagna le sue idee democratiche e federaliste, fino al martirio.
«Pe Libero – scrive Antonio Tedesco – la lotta al fascismo, in Italia e in Spagna, rappresentava la tappa decisiva verso la costituzione dell’assetto federale europeo, un assetto fondato sui valori di libertà e giustizia, princìpi per cui vale la pena morire».
Il libro di chiude con Eugenio Colorni, filosofo, socialista, uno dei più convinti sostenitori del pensiero federalista, coraggioso antifascista e coautore con Altiero Spinelli del Manifesto di Ventotene.
Intellettuale aperto e soprattutto è dotato intelligenza precoce attenta alle nuove istanze che provenivano dal pensiero europeo. Colorni è stato un politico capace di innovare, promotore di un socialismo libero da ogni forma dogmatica.
Muore assassinato dai fascisti della banda Koch, il 30 maggio 1944. Pochi giorni prima della Liberazione.
Antonio Tedesco racconta (da storico e da narratore) cinque storie avvincenti di antifascisti che sono stati protagonisti anche nella battaglia per l’europeismo.
Uomini che hanno sacrificato le loro vite e che erano disposti a morire per l’Italia democratica e per un Europa libera, giusta e unita contro i nazionalismi.
Grazie a Antonio Tedesco che con il suo lavoro di storico tiene viva la memoria dell’antifascismo, del pensiero socialista e di quegli uomini che per queste idee sono morti e hanno lasciato alle future generazioni un’Italia migliore e un’Europa unita, libera e giusta, per cui oggi bisogna combattere ancora.