L’anàmnesi
da la Metamorfosi di Franz Kafka
Terza puntata
Con la dovuta perplessità registro l’impressione di assistere al collasso di un processo alchèmico che, sfuggito di mano a un rabbino imprudente, stia trasmutando M. da pianta fiorente in infestante. Da un punto di vista clinico affermare alle corte che il maestro sta fabbricando una depressione imponente non sarebbe lontano dalla realtà ma l’esperienza più che il tabù collettivo del nome m’insegnano appunto che titolare, forzare a una classe le cose che scantonano dal comprensibile le incarcera però in tenebre ancora più fitte di malinteso. Insomma delle somme ho invitato tuttavia a consulto un collega di farmaci esperto. Fresco di doccia, avvolto in un nuvolo di asciugamani M. ci ha ricevuti appollaiato su una poltroncina del suo bagno; un lucernario stampava un rettangolo oblungo di luce su una mise-en-scène alla Dalì; assorto sulle dita dei suoi piedi, mosse in su e in giù, e a destra e sinistra, prima le corte poi gli alluci lunghi, solo dopo un quarto d’ora M. ci ha percepiti, ma con il tono di chi è separato da ciò che vede e sente, epperò acconsente. L’organico è peraltro organizzato benissimo per la vita organica che ha condotto finora, la moglie anzi segnala un incremento dell’appetito fino all’eccesso, di dolciumi per esempio, e di lunghe sedute di scarico; è lo psichico che appare in rivolta. Il collega per ora m’ha detto non saprebbe il che fare. Per rinviare il Bach, un ortopedico amico si è adattato a produrre un certificato tragico e fantasioso; la contessa mi spiegò, e non sapevo, che nel mondo dell’arte cancellare impegni porta l’autore a più o meno lunghi esili, quarantene, punizioni, maldicenze maligne e, se la causa fosse un malessere psichico, all’essere cancellato; nulla, tranne l’amputazione di gambe e di braccia, è inteso come causa efficiente di un mi-dispiace-non-posso; pare dunque davvero che lo show sia A-mùst-Ì-gó-òn. Del resto M. né suona né studia. L’ho interrogato in merito ma, simile alle vittime di ictus importanti che al quesito, M’intende, possono rispondere solo con un batter di palpebre, così il maestro si è limitato a fissarmi delegando alle sue il compito di dire è-così. Indifferente invece al fastidio che provoca, M. ha acquisito l’abitudine di leggere a tavola, ad alta voce. All’evento ho assistito; legge solo la famosa pagina d’incipit de La metamorfosi ma incespica; di parole, virgole punti ed a capo sembra aver perso il dominio; la lettura procede scombinata, afinalìstica, confusa, spesso invertita, sicché il prosodiare contraddice la sintassi come la còrea il sistema nervoso; dunque Gregorio Samsa, svegliandosi un mattino etc.etc. metamorfosa in un orribile andare e venire d’ombre agitate in un vicolo oscuro. Corollario; mi si riferisce che M. segue ora con assiduità i telegiornali, indifferente all’ìtera-e-tiritèra delle stesse notizie; se prima non voleva uscire di casa ora corre spesso in città; ieri l’ho spiato; dopo un incerto girovagare è entrato da un ferramenta; poco dopo la donna al bancone m’ha confessato di avergli venduto tre chili di chiodóni da 6,4×160; Lavori pesanti, mi ha detto gli ha chiesto la donna, Sì… trafiggermi, lui ha replicato. Tutto qui.
Fine della terza puntata
La prima puntata e la seconda puntatadi Anàmnesi sono apparse qui il 30 aprile e il 7 maggio.
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