Autore: Vanderbeke Birgit
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Del Vecchio editore
Genere: Romanzo
Traduttore: Paola del Zoppo
Pagine: 111
Prezzo: 13
Nel breve e intenso romanzo “La straordinaria carriera della signora Choi”, Birgit Vanderbeke ci guida a conoscere M**, un piccolo paesino nel sud-ovest della Francia, regione in cui la stessa autrice ha deciso di abitare: uno di quei posti in cui << non credono più ai lupi mannari e alle dame bianche, ma tutti conoscono le storie >>.
M** è un posto isolato da tutto e da tutti, che sembra vivere solo d’estate, perché dopo gli ultimi turisti di settembre, si ha quasi l’impressione di trovarsi nel secolo sbagliato: <<I telefonini non prendono, niente riscaldamento centralizzato, e quando il vento soffia sulla canna fumaria e respinge il fumo dei camini verso l’interno, i bambini tossiscono, e di notte tossisce la casa intera. Brucia e soffoca, emettendo rumori spaventosi>>.
Eppure questo è il luogo scelto dalla discreta e minuta signora Choi, coreana di Gwangju, per “intraprendere qualcosa”. Inizialmente accolta con diffidenza e qualche perplessità dagli abitanti, la signora Choi trasforma completamente M** a partire da un campo vicino alla discarica che diventa un vero e proprio giardino esotico dove coltiva tutti gli ingredienti per i suoi deliziosi piatti, perché “tutta la gente che viene da Gwangju ha bisogno di tutte le cose che ci sono a Gwangju”.
La straordinaria sapienza culinaria della signora Choi si concretizza nel Bapguagup: è il nome di un piatto coreano composto da riso e zuppa, ma anche quello del ristorante che la signora Choi decide di aprire proprio dove un tempo c’era la seteria. Questa impresa le vale la stima della gente del paese, anche dei più scettici, soprattutto perché tutti sanno che la seteria un tempo era stata la causa della ricchezza di M**, ma anche la sua rovina.
Nulla ferma le ambizioni della signora Choi: non il progetto di una catena di supermercati, né i militari che vorrebbero fare dei cieli di M** un centro di prova per i droni e neppure l’impiegato comunale Eric Halbwachs, che non aveva mai sentito parlare dell’architetto coreano Itami Jun i cui originali progetti si adattano meravigliosamente bene a M**.
La signora Choi “pensa globalmente e agisce localmente”, trasformando non solo il paese, ma anche i suoi abitanti: piccoli e grandi miracoli accadono, esistenze tristi e destinate alla deriva trovano nel Bapguagup una nuova vita. Strani accadimenti, o forse solo semplici coincidenze, risvegliano M**, che si popola di studiosi, studenti, turisti, ma soprattutto di giovani attratti dall’aura di mistero e magia di questo sperduto, evanescente, ma vitale paesino.
Birgit Vanderbeke ci racconta questa piccola rivoluzione con uno stile davvero particolare, originale e satirico, in cui il racconto diventa una favola misteriosa e in cui trovano posto temi di attualità sociale e culturale. Il messaggio finale è ricco di ottimismo e vitalità: infondo tutto è possibile se, proprio come fa la signora Choi, lo si vuole davvero.