La storia da dentro – Martin Amis

Ho avuto la fortuna di leggere tutto Martin Amis, scrittore anticonformista, penna urticante che sa mettere in imbarazzo ogni forma di conformismo

Tutti i suoi romanzi (rigorosamente in prima edizione) occupano un posto di rilievo nella mia libreria perché è scrittore libero e completamente estraneo al politicamente corretto e ai luoghi comuni.

Un grande autore contro – letterario che ha sempre raccontato nei suoi romanzi tutto quello che gli passava per la testa che quasi sempre era contrario alla morale comune e perbenista

Martin Amis ha lasciato da poco questo mondo contro cui ha sempre scritto con crudeltà e lucidità all’età di 73 anni.

Dal suo punto di vista postmoderno, lo scrittore inglese ha sempre considerato la letteratura una zona di disagio da frequentare con una libertà di pensiero scomoda e disincantata.

Per Amis, sempre spietato con le parole, crudo nelle analisi, «scrivere significa combattere contro i cliché. E non soltanto i cliché della penna, ma anche quelli della mente e quelli del cuore».

Uno scrittore contro, un magnifico e inattuale irregolare che scelse sempre contro ogni morale preconfezionata il politicamente scorretto e l’anticonformismo. «Deplorare il presente, deplorare la realtà è un atteggiamento quanto mai ozioso. Del presente si può dire tutto, ma una cosa è certa: ci si deve fare i conti».

Martin Amis è stato prima di tutto un uomo libero, un essere pensante con la propria testa che è diventato uno scrittore senza alcun desiderio di farsi irreggimentare.

Lo scrittore non si fa problemi nel dare vita a una scrittura che è felice di procurare scandalo.

Qualche giorno dopo la sua morte è uscito da Einaudi La storia da dentro. Un volume di 700 pagine, che lui stesso ha definito autobiografia romanzata. La finzione incontra la realtà, l’invenzione narrativa si alterna a pagine di memoria, le pagine personali incontrano bellissime riflessioni sulla scrittura, ma soprattutto il pensare controcorrente di Amis trova diritto di cittadinanza in una narrazione complessa che attraversa il secolo scorso fino ai giorni nostri. La storia da dentro e un vero e proprio Zibaldone e tra le sue pagine ci troviamo prima di tutto il Novecento.

Ho letto il libro proprio nel modo in cui Amis consiglia di farlo nel preludio: una lettura lenta e a intermittenza saltando e ritornando alle pagine, rimandandone la lettura per tornare a rileggere con frequenti intervalli per prendere fiato.

In questo meraviglioso libro di una vita si trova tutto il mondo di uno scrittore urticante e irriverente che odia la prosa che puzza di gregge e di ovile, un letterato che non ha mai leccato i piedi alla contemporaneità, un uomo libero che ha creduto nel decoro letterario che prima di tutto è coerente conformità allo stile e al contenuto.

Tra autobiografia, saggio, invenzione e memoir lo scrittore inglese ci porta avanti e indietro nel tempo rievocando i rapporti con i suoi amici e i padri letterari (Philip Larkin, Saul Bellow e il saggista e polemista Christopher Hitchens). Con buona pace del politicamente corretto non mancano le opinioni urticanti di Martin Amis sui temi più caldi del suo tempo.

La storia da dentro è un libro in cui troviamo molti mondi: oltre alla vita e alle opere dello scrittore, preziose le sue considerazioni su come scrivere, che potrebbero essere estrapolate e pubblicate in un volume autonomo proprio come un piccolo prezioso manuale di scrittura creativa. «Nella narrativa non esistono leggi, e allo stesso tempo la libertà è sconfinata. La narrativa è libertà. Mm, immagino che sia proprio questo che molte persone, all’inizio, trovano terrificante nella pagina bianca: scrivi tutto ciò che vuoi, nessuno te lo impedirà».

Martin Amis è stato un autentico agente provocatore della letteratura contemporanea. Pochi scrittori come lui hanno saputo con ironia e soprattutto con un feroce cinismo mettere sotto accusa e senza peli sulla lingua tutte le assurdità banali del nostro tempo

Fatevi un regalo. Leggete Martin Amis, un genio assoluto senza padroni.