Pagine: 186
Prezzo: 16,50 euro
Il quadro in copertina, di Emilio Longoni è stata la fonte di ispirazione per questo nuovo romanzo di Silvia Montemurro. Una nuova protagonista femminile per un’autrice e writer coach, che mette al centro della propria opera proprio la storia delle donne e si definisce “salvatrice di storie dimenticate.
Il romanzo è ambientato tra fine Ottocento e inizio Novecento e la storia è quella di una delle tante “piscinine”: bambine o adolescenti che imparavano il mestiere di sarte e, sfruttate e sottopagate, lavoravano nelle botteghe.
Conosciamo la protagonista, Nora attraverso il prologo: racconta la sofferenza per un rapporto difficile con il padre, che avrebbe voluto un maschio più utile al sostentamento della famiglia e che non le perdona quel terribile difetto della balbuzie.
Incomincia poi il suo racconto da quindicenne: una voce a tratti sommessa e a tratti volitiva, che mescola ricordi e presente. La vediamo poi in azione durante le giornate di sciopero, confusa tra la folla, denigrata, desiderosa di lottare, ma anche consapevole di questa menomazione nella parola, che le impedisce di essere una leader.
D’altra parte alcune frasi risuonano dentro di lei: “Vergognati. Ci fai vergognare tutti con questa cavolata dello sciopero”: sono le affermazioni del fratello, che morto il padre ne fa le veci e scatena tutta la sua riprovazione contro Nora.
Le sue amiche Angelica e Lisa, sono grintose, affascinanti e sanno porsi con gli uomini salvo essere poi invidiose e rivali tra loro. Addosso a loro il maschilismo, il giudizio negativo di chi le vede lottare e teme il loro desiderio di emergere.
La scrittura sicura e incalzante della Montemurro ci porta a seguire i pensieri della protagonista, gli scarti temporali, la tensione, spingendoci alla lettura utilizzando sapienti frasi anticipatorie. Non è un libro romantico, è un libro che disegna un’epoca di sentimenti forti e feroci e il tentativo di emanciparsi, che diverrà realtà decenni dopo. Ma è proprio così? Ancora oggi tante sono le difficoltà verso una reale parità (e pace) tra i sessi.